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domenica, Maggio 4, 2025

Trent’anni fa Moratti diventò presidente dell’Inter: “Ero vicino a prendere Messi”

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Il 18 febbraio 1995 la storia del Biscione nerazzurro stava per cambiare per sempre. Soprattutto perché a capo del club meneghino stava per tornare la famiglia Moratti, dopo gli anni della Grande Inter di Angelo. Trent’anni fa, Massimo Moratti diventava presidente nerazzurro.

Nel ricordare questa data, l’ex-patron nerazzurro – il più vincente della storia interista – è stato intervistato dal Corriere della Sera, raccontando la sua Inter.

Moratti: “Ronaldo, il più corteggiato”

Essere un tifoso nerazzurro sotto la guida di Massimo Moratti è stata forse l’esperienza più autentica dell’interismo, nel calcio come nella vita. L’imprenditore, figlio dell’altro grande presidente Angelo, è stato alla guida del club dal ’95 al 2004, per poi lasciare la presidenza a Giacinto Facchetti fino alla scomparsa di quest’ultimo nel 2006, quando riprese la carica e mantenendola fino al 2013.

Una storia fatta di appartenenza e passione, legandosi ai colori della squadra e ai giocatori che ha fortemente voluto. Massimo Moratti racconta i suoi colpi migliori proprio nell’intervista al Corriere della Sera: “Il più corteggiato è stato Ronaldo, lo abbiamo inseguito a lungo. Ci sentivamo mille volte al giorno al telefono, con lui che diceva che avrebbe firmato per poi cambiare idea“.

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Non solo quel grande colpo del Fenomeno, ma anche gli affari che hanno portato dei campioni a vestire la maglia dell’Inter: “Seguivamo Ortega del campionato argentino, ma con quelle cassette ho notato anche Javier Zanetti. Ho detto a Suarez di seguirlo da vicino, ma di aspettare. Poi gli ho dato il via libera“.

Grazie alle cassette abbiamo preso anche Zamorano, uno che si è dimostrato di essere interista dentro. Io stravedevo per Ince, andai a casa sua per convincerlo“, spiega Moratti al noto quotidiano.

Ma tra i grandi colpi c’è anche quello di Wesley Sneijder e l’aneddoto che ha portato l’olandese a vestire la maglia dell’Inter: “Fu un barista a Forte dei Marmi a dirmi che avremmo dovuto prenderlo, per vincere tutto. Chiamai a Branca per chiedere a José Mourinho se potesse servire Sneijder e rispose ‘Eh magari!’. Devo ringraziare quel barista, aveva ragione“.

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Il sogno Iniesta. Moratti: “Vicini anche a Messi e Totti”

In quegli anni alla guida della società e del club nerazzurro, Massimo Moratti ha tentato di portare a Milano i giocatori migliori in circolazione. Tra questi Andrés Iniesta e Leo Messi dal Barcellona.

Per l’appeal che avevamo in quel momento, potevamo acquistare chiunque. Provammo con il Barcellona per Iniesta, in tutti i modi. Ma non c’è stato verso di prenderlo” racconta Moratti. Su Messi, invece, afferma: “Stavamo per comprarlo, ma quando ho saputo quello che il Barcellona stava facendo per i suoi problemi di salute, lasciai perdere“.

Un caso simile fu anche riservato a Francesco Totti. L’ex-presidente nerazzurro racconta così: “La proprietà della Roma in quel momento stava fronteggiando dei debiti finanziari. Forse per la disperazione, mi offrirono il loro capitano. Ma anche in quel caso lasciammo stare: cose di calcio, cose di sentimenti. Poi sicuramente anche Totti avrebbe rifiutato e scelto di rimanere a Roma“.

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