In vista della sfida tra Inter e Hellas Verona, in programma questa sera alle 20:45 a San Siro, il protagonista del Matchday Programme è Marko Arnautovic. L’attaccante nerazzurro si racconta con emozione e orgoglio:
“Indossare questi colori per me significa tutto. È una maglia pesante perché l’Inter è un Club enorme, ma sono fiero di far parte di questa squadra, di questo spogliatoio e di tutto ciò che rappresenta. Ogni giorno lavoro per essere una persona positiva, per dare il massimo e contribuire a tenere alto il livello.”
La passione per il calcio, racconta Arnautovic, nasce sin da bambino:
“Avevo sempre un pallone tra i piedi. Mio padre mi portò a giocare quando avevo sei anni, da quel momento il calcio è diventato tutto per me. Ho provato un’emozione incredibile nel vedere un tifoso commuoversi dopo il mio gol all’Atletico: è lì che capisci davvero l’amore della nostra gente.”
Nel quotidiano, la competizione è sana e continua:
“In allenamento ci sfidiamo tra attaccanti, tiriamo dopo le sessioni, ma non è mai contro un singolo: vogliamo solo vincere. Se potessi sfidare una leggenda nerazzurra? Ronaldo il Fenomeno. Era il mio idolo da bambino, anche grazie a lui ho scoperto la passione per il calcio.”
Sul percorso nerazzurro e i suoi legami più profondi:
“Vincere lo Scudetto della Seconda Stella è stato un sogno diventato realtà. Dopo 14 anni sono tornato all’Inter e abbiamo raggiunto un traguardo storico. E poi c’è Mihajlovic: per me era come un fratello. Parlare di lui mi emoziona sempre, ha creduto tanto in me. La mia famiglia? È tutto. Senza di loro non sarei qui.”