Intervista Zielinski. L’avventura di Piotr Zielinski con l’Inter, partita quest’estate dopo tanti anni di Napoli, sta procedendo alla grande e il polacco ha dimostrato di essere ancora una volta tra i migliori centrocampisti della Serie A, capace di svolgere perfettamente i suoi compiti in campo.
Lo stesso Zielinski si è voluto raccontare a il Quotidiano Sportivo, in cui ha parlato di questi primi mesi alla corte nerazzurra e ha tracciato un bilancio dell’esperienza. Il polacco parte affermando la grandezza del club milanese: “L’Inter è uno dei top club europei. Avevo tante offerte ma sono voluto venire qui e la società mi voleva a tutti i costi. È bello sentirsi voluti e corteggiati.”
Subito dopo, il polacco spende due parole sulla concorrenza nel reparto di centrocampo nerazzurro: “Stare in squadra con Barella, Mkhitaryan e Çalhanoglu è un piacere. Alla fine gioco comunque spesso perché ci sono tante partite. Sono sicuro che sarò soddisfatto delle mie presenze alla fine della stagione.”
Intervista Zielinski e il retroscena con ADL
Zielinski ha deciso di unirsi alla causa nerazzurra dopo ben otto stagioni passate a Napoli con cui ha vinto una Coppa Italia e lo scudetto due stagioni fa ma, nella scorsa stagione, quando De Laurentiis ha saputo che non avrebbe rinnovato, il patron ha voluto escludere Zielinski dalle liste Champions. Piotr racconta quel momento così: “L’esclusione dalla lista Champions con il Napoli è stato un colpo al cuore. Agli ottavi avremmo affrontato il Barcellona del mio connazionale Robert Lewandowski. Quella decisione mi fece arrabbiare molto ma a De Laurentiis non piacciono certe cose…“
Zielinski prosegue parlando a ruota libera di questi primi mesi della sua esperienza all’Inter e degli obiettivi del futuro: “Scudetto o finale di Champions? Finale, sperando di vincerla ma anche lo scudetto è importante. Per me lo scudetto non sarebbe diverso da quello col Napoli. Potremmo fare un double perché la squadra è molto forte e vorremmo arrivare in fondo a ogni competizione. Inzaghi è il nostro allenatore ed è un piacere lavorare con lui. Sa quando scherzare e quando essere duro e determinato. Stare a San Siro fa paura. È uno stadio grandioso ed è il più bello d’Italia nonostante l’età. È stato bello realizzare i primi gol alla Juve nella nostra casa. Vorrei vincere tanti trofei con l’Inter, mi auguro un anno pieno di soddisfazioni, gloria e gol. Uno di questi magari nel derby di ritorno.”
Infine il polacco chiude dedicando un pensiero a Edoardo Bove e al calendario fittissimo di impegni: “Quello che è successo con Bove non mi era mai capitato nella mia vita. Avevo i brividi e mi veniva da piangere. Per fortuna non è successo niente e ora Edo sta bene. Il calendario? Andrebbe rivisto. Ormai conta solo il lato economico e il business. Della salute dei calciatori non importa più niente a nessuno.”
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