Walter Zenga ha preso parte alla presentazione del libro di Stefano Tacconi intitolato “L’arte di parare”. Negli anni ’80, i due portieri erano al centro di una presunta rivalità, una situazione che alimentava il gossip e le speculazioni. Tuttavia, la realtà è ben diversa: nonostante i toni competitivi di quel periodo, Zenga e Tacconi sono diventati nel tempo grandi amici. È proprio l’ex estremo difensore dell’Inter a sottolineare questo legame, affermando: “Il fatto che io possa abbracciare Stefano in questo contesto è uno dei regali più preziosi che la vita potesse offrirmi. L’amicizia è un valore fondamentale che merita di essere messo in risalto in ogni occasione“.
Zenga su Inter-Juve: “Occorre rivedere la nostra cultura calcistica”
Durante l’intervista rilasciata ai microfoni di Sport Mediaset, Zenga ha colto l’opportunità per commentare l’ultima partita dell’Inter, terminata in un incredibile pareggio 4-4 contro la Juventus. Le sue parole riflettono una certa ambivalenza: “Si può considerare questa partita come uno spettacolo o una semplice fiera degli errori? Personalmente, ho visto poco di recente, dato che sono maggiormente concentrato sul mio lavoro a Siracusa“. Zenga ha poi continuato a riflettere sul dibattito riguardante il modo in cui le partite vengono percepite: “Ci lamentiamo di un noioso 0-0 tra Juventus e Napoli, ma quando assistiamo a un incontro con ben otto gol, siamo pronti a sottolineare gli errori. Forse è giunto il momento di rivedere la nostra cultura calcistica e il modo in cui osserviamo le partite“.
Inoltre, Zenga ha parlato del suo percorso come allenatore, il quale, dopo un inizio promettente a Catania, ha subìto un rallentamento. Ha commentato: “Ho sempre avuto delle opportunità che ho cercato di sfruttare al massimo. Ho viaggiato in diverse parti del mondo e, in alcune occasioni, mi sono trovato a dover affrontare situazioni difficili, come il cambio di proprietà al Wolverhampton, eventi che possono influenzare negativamente il lavoro di un allenatore. Anche la presenza di presidenti che desiderano apportare modifiche può complicare le cose. Tuttavia, non ho rimpianti riguardo al passato; ogni esperienza serve a rafforzarti per il futuro”. La sua visione ottimista mette in evidenza la determinazione e la resilienza che ha sviluppato nel corso degli anni, rendendolo un personaggio di grande spessore nel panorama calcistico.