Bruno Conti “er sindaco de Roma”, come lo ricordano i tanti tifosi giallorossi degli anni ’80, gli anni storici dello scudetto capitolino tra i nomi dei grandi giocatori della storia romana Falcao, Di Bartolomei e Pruzzo. Dal baseball al calcio, da Anzio a Roma, perché è proprio qui che il piccolo Bruno iniziò la sua carriera calcistica innamorandosi dei colori giallorossi e della sua maglia storica numero 7 che indossò per ben sedici campionati.
Con la casacca giallorossa mise a segno 35 gol e conquistò lo scudetto nella stagione 1982-1983, e cinque Coppe Italia (1979-1980, 1980-1981, 1983-1984, 1985-1986, 1990-1991) oltre ad essere stato uno dei grandi protagonisti del mondiale vinto dagli azzurri in Spagna, dove andò tra l’altro in gol nella sfida con il Perù (1-1). A detta di Pelè fu il miglior giocatore del torneo e fu soprannominato “MaraZico” (un mix tra Maradona e Zico).
Conti fu l’idolo della tifoseria romana, con le sue finte e i suoi cross regalava palle gol eccezionali pronte per il tocco magico di Pruzzo. I due erano un duetto perfetto fatto di tecnica, potenza e precisione millimetrica tra le righe del campo che facevano impazzire tutti,dai tifosi agli avversari. Ma ciò che colpi ancora di più fu la sua grande umiltà, perché nonostante il successo e la gloria Bruno non abbandonò mai le sue radici. Nato in una famiglia di sette fratelli e cresciuto dai sacrifici del padre muratore, er sindaco de Roma dedicò la sua vita al calcio cercando un riscatto per lui e per i suoi genitori che nonostante le difficoltà non gli fecero mai mancare niente. Una piccola motivazione che lo rese un grande uomo, fuori e dentro al campo di gioco, e che lo spinse a dare sempre il meglio di sé.
Si ritirò dalla carriera calcistica il 23 maggio del 1991 nel match all’Olimpico di Roma che registrò una vendita eccezionale di 80.000 biglietti, in un atmosfera straordinaria tra la commozione e la tristezza dell’addio agli scarpini. Ma i suoi colori non li lasciò mai, ed infatti, subito dopo venne chiamato da Pietro Mezzaroma a lavorare nel settore giovanile degli esordienti e poi dei giovanissimi. Il 14 marzo del 2005 fu chiamato al posto di Luigi Del Neri sulla panchina della prima squadra raggiungendo la finale di Coppa Italia e la qualificazione alla Coppa Uefa, mentre oggi è responsabile dell’area tecnica e del settore giovanile.
Il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori ad essere inseriti nella “hall of fame” ufficiale dell’As.Roma. Bruno ha sicuramente fatto la storia della Roma e del calcio italiano.
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