A cura di Flavio Verzola.
Titolo forte, come merita questa mattina all’insegna della rabbia e della preoccupazione. Quasi un ossimoro, un abominio gastronomico, un inaccettabile accostamento tra il veleno mortale e lo scrigno di pasta ripiena più buono del mondo!
Ieri sera avevamo voglia di una buona cena emiliana, dopo l’acidità persistente della cucina araba, con lieve e gustoso intervallo di cucina di laguna veneta. Freddo ma non troppo, pullman piccolo e molti del gruppo storico assenti, in questo recupero felsineo. La parola recupero accostato a Bologna evoca spettri non così lontani, evidentemente le due cose collegate sono peggio della nitroglicerina! Sembra che possa evocare pericolosissimi demoni, tutti con la faccia di Radu, che saltellano gioiosi e irriverenti in Piazza Maggiore.
Arriviamo alla sfida, che vorrebbe dire aggancio, con formazione rimaneggiata, e difficoltà. La scelta dell’arbitro mi sembra scientificamente perfida, giusto per rendere esponenziali, i problemi già esistenti. Il figlio della famigerata coppia Bergamo Pairetto, nipote di Luciano, non dovrebbe arbitrare l’Inter per corrotta discendenza. Tant’è qualche mente fina lo manda a far danni in una partita già complicata di per sé. È un pò come buttare un salvagente di cemento ad uno che annaspa nelle acque in tempesta. Spero non ci sia una regia occulta dietro tali scelte, di sicuro però ci mettiamo tanto del nostro, e il tragico Pairetto da Nichelino con animus gobbo dichiarato, chiude il pacco con controfiocco! Se tre indizi fanno una prova, sarebbe opportuno metterci una bella pezza, perché la barca rischia seriamente di affondare.
La coperta è così corta da lasciare al freddo altro che i piedi.
Facciamo una fatica tremenda a portare a casa il risultato, faticosamente acquisito nel corso della partita. Negli ultimi venti minuti il calo è palese, che possa dipendere da una scarsa condizione fisica o di concentrazione non saprei, ma di sicuro il campo dice questo: andiamo in affanno!
Se poi ci mettiamo che ahimè i cambi non si dimostrano all’altezza, abbiamo fondati motivo per preoccuparci. In più il carico degli infortunati, e del male al pancino del biondo Frattesi, con le prestazioni di Aslani, tutt’altro che brillanti, ecco che il frittatone di cipolla alla Fantozzi è servito. Il ragazzo albanese che parla un mezzo toscano, sarebbe da coccolare per come si pone, per le doti purtroppo ancora appena intraviste, e per l’età, sicuramente dalla sua parte. Ci mette tanta buona volontà, ma è cristallino il fatto che soffre tremendamente la pressione di un ruolo tatticamente difficilissimo come il suo. E più tenta la giocata, più va in difficoltà, come agitarsi nelle sabbie mobili. Fosse almeno indisponente e indisciplinato, sarebbe più semplice affossarlo, e invece è un gran bravo ragazzo, e un professionista serio, temo tuttavia che l’Inter non faccia per lui, o meglio lui non faccia per l’Inter… almeno per ora! Il Trap diceva che l’Inter è una centrifuga, ieri sera dopo l’ennesimo errore imperdonabile, e il brusio che diventa assordante, Inzaghi lo toglie, quasi per preservarlo. Di sicuro deve reagire, ma le difficoltà cominciano ad essere troppe.
In perfetta applicazione della legge di Murphy, prendiamo gol con un tocco beffardo e velenoso di Castro e andiamo in svantaggio. Appena prima una paratona di Sommer e palla sul palo, altri brividi! Il Bologna è un ottima squadra, che pressa furiosamente a tutto campo, noi soffriamo le aggressioni alte, e facciamo fatica ad uscire. Il pareggio arriva subito, Basto recupera con grinta una boccia in mezzo al campo, chiedono un fallo che non esiste, nel prosieguo dell’azione percussione di Tikus, tacco e palla a Dimash, tiro velenoso che Skorupski respinge, proprio sull’accorrente Dumfries che ribatte facilmente in rete! La partita è bella e loro se la giocano alla grande, altra paratona su colpo di testa di Odgaard! Il primo tempo sembra destinato a finire in pareggio, ma proprio allo scadere Zielho lancia benissimo Dimash, rasoiata al centro e Lauti che torna finalmente Toro e insacca di rabbia.
In altri tempi la partita sarebbe finita qui, ma l’Inter non è più quella Inter e il Bologna, forte della tradizione al Meazza, non molla di un centimetro.
Entriamo in campo molli e svogliati, soffriamo la loro aggressività. Trovano il gol su un tiro di di Holm, con altra deviazione di Basto. Pareggio meritato, soprattutto per demeriti nostri! Cambi che nel finale fanno peggio di chi è uscito, Taremi sbaglia l’impossibile ancora e ancora…. contatto sospetto in area con Tikus, ma di sicuro se c’è un dubbio, il signor Pairetto ci fischierà contro…ribadisco arbitro pessimo, per non dire in evidente malafede! Allo scadere giusto per definire la serataccia, Frattesi ha un sussulto d’orgoglio, resiste ad una carica e corre pericolosamente verso l’esterno dell’area, potrebbe essere l’ultima occasione per arrivare alla vittoria ma ci pensa ancora Pairetto, a fermare l’azione e ribaltare il fallo….alla faccia della Marotta league!!! Nella lunga sequenza dei nostri non sufficienti, di sicuro la palma per il peggiore in assoluto è per questo signore, spero di non rivederlo mai più ad arbitrare la nostra inter, consapevole del fatto che, quando la situazione lo richiederà, lo spediranno di nuovo a far danni!
Sperando vanamente che la società si renda conto che la rosa non può reggere così tante partite, aspettiamo la prossima battaglia… giusto domenica si torna al Meazza per l’Empoli. Marcia Avanti!