Dopo la roboante vittoria in casa della Lazio per 6-0, Marcus Thuram è intervenuto ai microfoni dell’emittente francese TF1 e ha tirato le somme di questo 2024 per lui straordinario, culminato con la vittoria dello scudetto nel derby, in cui ha anche messo la firma del gol del 2-1.
L’attaccante nato a Parma inizia il suo intervento parlando della partita di Nations League tra Italia e Francia, disputata un mese fa nel ‘suo’ stadio San Siro e, in generale, del suo momento con la nazionale transalpina: “È stato veramente bello. Mi sono goduto ogni momento sin dall’uscita sul campo fino al fischio finale. Le critiche in nazionale? Non mi toccano più di tanto perchè fa parte del nostro lavoro. Quando si diventa professionisti le critiche arrivano per forza ma un calciatore deve essere bravo a passarci sopra. L’importante, per me, è dare il 100% ogni partita. Non devo segnare per forza. Prima penso a giocare bene poi se segno, meglio”.
All’attaccante francese è anche stato chiesto di spiegare la situazione nel reparto offensivo d’oltralpe, colmo di talento e ottimi giocatori, tra cui il capitano, Kylian Mbappé: “Kylian ci manca, è molto importante per il gruppo. L’ho sentito e sta bene. È nel migliore club del mondo. Ultimamente è mancato anche Ousmane Dembelé. La concorrenza con Kolo Muani? La vivo bene e in maniera sana. Randal è un amico che conosco da prima della Nazionale e ci parliamo spesso”.
Thuram: “L’anno prossimo chiedo un altro scudetto”
Il numero 9 dei nerazzurri ha espresso anche i suoi pensieri su quest’annata straordinaria e parla dell’inizio di stagione stratosferico con l’Inter. Inoltre pone gli obiettivi per il prossimo anno con l’Inter e per il mondiale 2026 con la Francia: “Quest’anno con l’Inter è iniziato alla grande. Ho fatto tanti gol sin da subito. Abbiamo ancora molto da lavorare e man mano arriveremo al nostro livello. In Italia mi trovo bene, mi sento come se fosse il mio paese adottivo. Cosa chiedo al 2025? Spero di rivincere un altro scudetto. È una sensazione che ti resta e non vedo l’ora di riviverla. A marzo ricominceremo anche con la Nazionale. Tappa dopo tappa arriveremo al Mondiale 2026″.
Infine, Thuram parla del suo rapporto con Didier Deschamps della sua vita privata di cui si sa poco. Un pensiero lo rivolge anche al calendario fitto che porta i calciatori a giocare molto spesso durante l’anno. A questo proposito, Marcus ci svela il suo segreto: “In Nazionale e all’Inter non c’è grande pressione. Deschamps non insiste con me. Mi conosce da 27 anni. Sembra che mi sta addosso ma lo fa per il mio bene. Mi incoraggia molto, ma così come lo fa con me lo fa con tutto il resto della squadra.
Nel privato cerco di essere discreto. Se c’è qualcosa da dire lo dico ma solo se succede qualcosa di grave o importante. Preferisco parlare con i miei amici. Sprecare fiato non è da me, lascio parlare il campo. Le tante partite? Certo, pesano ma siamo professionisti e bisogna dare sempre il massimo. Come la gestisco? Dormo molto (ride, n.d.r.)”.
Un momento incredibile per Marcus Thuram che rimane secondo nella classifica marcatori con 11 gol, dietro solo a Mateo Retegui e che continua, giorno dopo giorno, a diventare sempre di più un idolo dei tifosi nerazzurri.
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