Erik Thohir, ex proprietario dell’Inter e attuale presidente della Federcalcio indonesiana, celebra la vittoria sulla nazionale saudita e riflette sul legame con il club nerazzurro in un’intervista al Corriere dello Sport.
L’esperienza all’Inter l’ha aiutata nel suo ruolo attuale?
“Assolutamente sì. Ho posseduto anche due squadre indonesiane, il DC United nella MLS e ora l’Oxford United in Inghilterra, ma l’Inter è unica: un club leggendario”.
Tornerebbe a investire in una squadra italiana?
“Alcuni tifosi me lo hanno chiesto, ma non potrei. Amo troppo l’Inter, il legame è indissolubile. Seguo sempre i risultati da tifoso”.
Ha festeggiato per lo scudetto dell’Inter?
“Sì, ne sono stato felicissimo”.
Com’era la situazione quando acquistò il club da Moratti?
“Era chiaro fin dall’inizio: l’obiettivo era far crescere l’Inter, riportarla in alto. La sostenibilità finanziaria era la priorità. Dopo cinque anni siamo tornati in Champions League, anche se con più posti disponibili sarebbe successo prima. Inoltre, lavorai per espandere il club nei mercati esteri, specialmente in Asia e negli Stati Uniti, con un incremento dei ricavi commerciali. Tuttavia, la Serie A deve cambiare: serve più attenzione ai mercati esteri, soprattutto asiatici”.
Mantiene contatti con Steven Zhang?
“Non più. Quando ho lasciato la presidenza, ho preferito non interferire”.
Come commenta la situazione finanziaria attuale?
“Leggo che il debito è cresciuto molto rispetto ai miei tempi, quando era di 160 milioni”.
Ha un giocatore preferito nella rosa attuale?
“Oggi direi Dimarco. Ai miei tempi era un giovane delle giovanili, ora è tra i migliori. Avrei potuto dire Lautaro Martinez, ma sarebbe stato troppo facile”.
Crede che l’Inter vincerà lo scudetto?
“Lo spero, come ogni tifoso. L’Inter ha una squadra fortissima, con giocatori straordinari come Lautaro, Thuram, Barella, Bastoni e Dimarco. Ma attenzione a Juventus, Milan e Napoli: sarà una lotta serrata”.