Suma. Negli ultimi giorni ha tenuto banco un piccolo battibecco a lunga distanza tra Inter e Milan. La causa scatenante del diverbio sono state le parole del numero 1 del Milan, Gerry Cardinale, pronunciate nello scorso mese di settembre durante la sua tenuta di una lezione presso la prestigiosa università di Harvard.
Durante tale momento, Cardinale avrebbe sostenuto dinanzi agli studenti come il punto su cui deve reggersi un’azienda è il “saper galleggiare” tra la gestione delle proprie finanze, utilizzando un paragone tra Milan e Inter, sfruttate come esempi per indicare rispettivamente buona e cattiva amministrazione. Il tutto può riassumersi nelle sue seguenti parole: “L’Inter ha vinto uno scudetto e poi è andata in bancarotta. Noi non vogliamo questo, vogliamo vincere in maniera intelligente“.
La risposta di Marotta
A distanza di tre mesi queste parole sono finalmente venute fuori, stuzzicando e non poco la calma di Beppe Marotta, che non si è risparmiato nel pronunciare una degna risposta, una risposta fatta di numeri, numeri intesi sia come cifre economiche che come trofei conquistati, smontando pezzo dopo pezzo la tesi di Cardinale, rimettendo un po’ le cose al proprio posto e rimarcando come, sul campo e fuori, le acque in cui navigano le due società sono completamente differenti, con quelle dell’Inter sicuramente più calme e felici.
L’arrivo del terzo in comodo
Ascoltate le parole di Marotta, il Milan ha ritirato i remi in barca, sostenendo come il tutto si sia basato su un malinteso. A non aver ancora compreso come la situazione si sia risolta con un nulla di fatto ed una stretta di mano, o almeno così sembra trasparire all’esterno, è Mario Suma, giornalista e tifoso milanista, che ha rincarato la dose sul, secondo lui, comportamento irrispettoso di Marotta, rilasciando un video sul proprio canale YouTube riassunto come segue secondo FcInter1908: “Il presidente Marotta ha fatto un’intervista parlando di Gerry Cardinale. Gerry Cardinale non ha fatto un’intervista parlando del presidente Marotta. La conferenza a porte chiuse che è stata fatta a settembre alla Harvard Business School era stata fatta schierando tutti i vertici dirigenziali del Milan, sapendo che quei contenuti, che quelle considerazioni sarebbero rimaste materia di studio. Si sapeva che a dicembre sarebbero state, dopo l’elaborazione pubblicata dal sito della Harvard Business School, e acquistabili a pagamento, usufruibili per motivi di studio. Ieri il Milan è stato pesantemente attaccato dal presidente dell’Inter, Beppe Marotta, e questo è un danno procurato al Milan dalla diffusione di quei contenuti. Quello che mi sorprende delle dichiarazioni del presidente Marotta, è l’assuefazione. L’assuefazione da una parte a sentirsi dire e raccontare la qualunque. Dall’altra invece, a cercare con furore qualsiasi cosa possa servire per creare altri attacchi. E qui vedo veramente un furore atavico, indomito, nel cercare qualcosa che possa ulteriormente mettere in difficoltà il Milan. Che è una ricerca certosina, accanita, importante, che insomma è giusto fare se c’è qualcuno che ritiene giusto farla. Però l’assuefazione mi ha sorpreso, mi ha colpito. Cioè, il presidente Marotta è stato fantastico, magistrale, superlativo, meraviglioso. Steven Zhang ha avuto qualche difficoltà finanziaria. Qualche difficoltà finanziaria, sia ben chiaro. Io queste cose le dico con rispetto, perché comunque Steven Zhang ha avuto gigantesche difficoltà finanziarie, il presidente Marotta me lo consenta, per passione, per amore. Il presidente ci ha ricordato che c’è una sola squadra a Milano con due stelle, ma Beppe Marotta sa, per aver vissuto in Via Turati le Coppe dei Campioni del Milan, che il Milan ne ha sette. E quindi c’è una sola squadra a Milano ad averne sette”.