Correa. La ripresa del campionato di Serie A si è aperta con una prova di forza da parte dell’Inter Campione d’Italia. Sul campo dello Stadio Bentegodi di Verona, i ragazzi di Inzaghi hanno surclassato e annullato le speranze degli scaligeri di opporsi a una perentoria avanzata che si è tradotta in un pokerissimo e che permette all’Inter di guidare momentaneamente la classifica del campionato in coabitazione con Atalanta e Fiorentina e in attesa del Napoli, impegnato con la Roma al Maradona.
Rianimato
I cinque gol contro l’Hellas, alcuni dei quali di pregevole fattura, hanno ridato fiducia a interpreti quasi del tutto scomparsi dall’orbita del progetto di Simone Inzaghi. E’ il caso di Joaquin Correa che, da oggetto misterioso, in un pomeriggio, è riuscito a ritagliarsi lo spazio tanto desiderato e recitare un ruolo da autentico protagonista. Il Tucu, dopo l’esperienza fallimentare all’Olympique Marsiglia della scorsa stagione, è sceso in campo a sorpresa e non si è fatto scappare l’occasione, segnando il gol apriscatole della gara, servendo due assist, prima a Thuram e poi a Bisseck e colpendo per due volte i legni della porta avversaria.
Lo scetticismo della vigilia, in cui Inzaghi aveva annunciato l’impiego dell’argentino dal primo minuto considerata l’indisponibilità di Lautaro Martinez, è stato spazzato via da una prova maestosa in cui tutto è riuscito e in cui l’intesa con Thuram, perfetta nei primi 45 minuti, ha portato ai primi tre gol della gara nell’arco di otto minuti.
Arma in più
Se per la Champions League il Tucu è stato momentaneamente tenuto in disparte, Simone Inzaghi è consapevole di aver ritrovato, almeno nella giornata di ieri, quel giocatore che tanto bene aveva fatto ai tempi della Lazio e che tanto fortemente aveva voluto al suo primo anno sulla panchina dell’Inter. Il tecnico piacentino ha sempre creduto nel suo numero 11 e la sontuosa prestazione di ieri potrebbe convincerlo a riproporlo più spesso per permettergli di riconquistare quella fiducia che solo grandi performance possono forgiare. Insomma, una nuova freccia all’arco di Inzaghi visti i prossimi impegni ravvicinati, in Italia e in Europa.