A cura di Flavio Verzola.
La capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi, oppure la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà .
Oggi è il 4 marzo, una bella giornata di sole, anticipata da una notte quasi gelida, come se la primavera che vuole nascere, fosse ancora intrappolata da una robusta placenta. Una giornata particolare che vede il compleanno di Lucio Dalla. Una giornata che ci vede in testa ad un campionato complicatissimo, anche se, a sentire tutto il mondo gufesco, questo primato si scioglierà presto, giusto come la neve a primavera. Mi piace ricordare oggi la prematura dolorosa scomparsa, senza la benché minima ragione, di Astori e del nostro Enrico Cucchi.
Centrocampista savonese dai piedi raffinati e con grandi doti di regia, uno che si era ritagliato il suo meritato spazio, sia nel cuore dei tifosi che nell’Inter di Ilario Castagner della stagione 1985/86. Ci giocavano giovani di buone speranza come Zenga, Ferri e Bergomi, e meno giovani come Baresi, Collovati, Marini, Altobelli, Rummenigge e Brady, tanto per citarne alcuni, e far venire i lacrimoni a qualche coetaneo che ha la gentilezza di leggermi.
Oggi siamo protagonisti di un paradosso, siamo ancora primi in classifica, dopo un sofferto pareggio al Maradona, con enormi difficoltà di formazione, esterni di ruolo decimati, e giocatori fondamentali reduci da infortuni in evidente affanno fisico! Tantè avremmo dovuto andare in casa di coloro che sono stati, per molte settimane, in testa al campionato, osannati e applauditi, e letteralmente asfaltarli!
Qualsiasi cosa meno di una marcia trionfale, è stata etichettata come una sonora sconfitta. Il giochino al massacro, dei franchi tiratori dalla penna velenosa, prevede con sicurezza, futuri epocali capitomboli, per un finale tragico da zero tituli! Non posso negare che siamo in evidente quanto palese difficoltà , tra infortuni e un calendario assurdo, ma ci andrei cauto prima di cantare il de prufundis, nonostante le litanie degli intertristi, che hanno finalmente ritrovato nuovo vigore, non siamo ancora morti!
L’Inter è particolarmente RESILIENTE e impermeabile!
Siamo circondati da un fuoco mediatico e di campo, incrociato e incessante. Tra indagini ridicole su presunte bestemmie, valide solo per noi, con decine di altri labiali inequivocabili, con altre maglie, passate sotto assoluto silenzio, e decisioni arbitrali clamorosamente penalizzanti. Il viaggio nella splendida Napoli, tra sole e sorrisi, vede un raggio vincente e radioso, disegnare una traiettoria dolcissima e spietata nel depositarsi in rete dell’incolpevole Meret! Dimarco onora il Pibe di casa, con un sinistro molto simile a quello del Dies, con una punizione da favola! Primo tempo in meritato vantaggio, con i pulcinella alla ricerca di ridicole tesi su presunti falli di mano in area non concessi, del resto piagne e fotti è un loro marchio di fabbrica. A guardar bene le immagini abbiamo visto tutti un intervento almeno da arancione di Rahmani su Thuram, dopo una decina di minuti. Tutti tranne l’arbitro partenopeo Doveri, e tutti i balordi in tribuna, che a fine partita hanno offeso la delegazione interista.
Bella la civilissima tribuna azzurra! Ovviamente il Var, che con noi sonnecchia, contro è spietatamente pignolo e fiscale, sorvola sul vero rigore di Mc Tominay che travolge Dumfries… tanto è solo l’ultimo di una serie che sta diventando ormai una amara regola! Secondo tempo in evidente difficoltà , con i nostri uomini chiave in affanno o addirittura sostituiti per infortunio! I pulcinella ci provano, sono in svantaggio e mi sembra anche logico!
Una supremazia tuttavia abbastanza sterile fino al minuto 87! Noi siamo tutto fioretto e niente spada, permettiamo a Lobotka di inserirsi troppo tranquillamente. Del resto, come già detto mille volte a noi manca quel cagnaccio, tutto muscoli e sostanza da mettere davanti alla difesa quando sei in affanno, a fare legna, anche con qualche fallo necessario.
La statistica dei gol presi nel finale è un dato doloroso, su cui però è necessario riflettere. La palla arriva al ex oggetto misterioso Billing, che trova il pareggio! Billing, che tradotto in italiano suona come “Fatturazione” se non è significativo, ditemi voi?
Per un vecchio romantico come me, vedere Lele Oriali esultare è peggio di un pugno nello stomaco, un dolorosissimo tradimento. Qualcuno direbbe che è professionale, ma a me ha fatto più male del pareggio!
Il pareggio, ammetto a denti stretti, tuttavia ci può stare, non ci sta invece il coretto stonatissimo dei soliti pseudo scribacchini, che trovano sempre il modo di vomitare il loro veleno con le loro funeste previsioni! Ma la cosa più triste è che, molti dei nostri, ci credono pure!
Non c’è tempo di leccarci le ferite, recuperiamo energie e soprattutto gli infortunati, ci aspetta una primavera di fuoco, se sarà maledetta o benedetta, solo il tempo ce lo dirà . Domani sera si vola in Olanda, c’è una Champions da onorare, e un Italia da rappresentare! Fortunatamente siamo in buona compagnia a difendere l’onore del tricolore…. come?
Siamo rimasti solo noi? E tutta l’Italia pallonara ci guferà contro? Meglio, consiglio un bel film al cinema, visto che siamo anche in periodo di Oscar! Per noi, e solo per noi, le avventure continuano, non si molla nulla!
Marcia Avanti.