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Quando l’Inter arrivò ultima ma non retrocesse in Serie B

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Uno degli orgogli più radicati tra i tifosi dell’Inter è lo slogan “Mai stati in B“, particolarmente enfatizzato dopo gli scandali di Calciopoli che portarono la Juventus alla retrocessione in Serie B. Tuttavia, pochi sanno che anche l’Inter, nella sua lunga storia, ha rischiato di finire in quello che all’epoca era chiamato “Seconda Divisione”, un campionato su base regionale che precedeva la creazione della Serie A a girone unico. Hanno spiegato molto bene questa vicenda su Puntero.it.

Dalla ricostruzione post-bellica allo scisma calcistico

Dopo la Prima guerra mondiale, il campionato italiano riprese nella stagione 1919/20 con oltre 70 squadre partecipanti. L’Inter, forte di giocatori di alto livello come Aebi e i fratelli Cevenini, vinse il suo secondo Scudetto sconfiggendo il Livorno nella finale del 1920. Tuttavia, già l’anno successivo il sistema calcistico italiano fu scosso dal sovraffollamento della Prima Divisione, che portò a tensioni interne alla FIGC. Nel 1921, la mancata approvazione di una riforma proposta da Vittorio Pozzo, allora commissario tecnico della Nazionale, provocò una scissione tra i club, con la nascita della Confederazione Calcistica Italiana (CCI).

Lo scisma e la crisi dell’Inter

Durante la stagione 1921/22, l’Inter, come altri club di rilievo, partecipò al campionato organizzato dalla CCI. Tuttavia, il club fu colpito da una diaspora di giocatori: la FIGC impose che i calciatori della Nazionale giocassero nei club iscritti al suo campionato, portando a numerosi trasferimenti. I nerazzurri persero così il talento di Cevenini III, insieme ai suoi fratelli, e si ritrovarono in una situazione critica. Con appena tre vittorie in 22 partite, l’Inter concluse il campionato in ultima posizione, rischiando la retrocessione.

inter ultima serie b
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Il “Compromesso Colombo” e la salvezza dell’Inter

Nonostante il rischio di retrocessione, le sorti dell’Inter cambiarono grazie al “Compromesso Colombo“, un accordo tra FIGC e CCI che portò alla riunificazione dei campionati e a una riduzione delle squadre partecipanti. In base a questo accordo, l’Inter dovette affrontare degli spareggi per mantenere il posto nella massima serie. Dopo aver vinto a tavolino contro lo Sport Club Italia e battuto la Libertas Firenze, i nerazzurri si guadagnarono la permanenza in Prima Divisione.

Grazie a questo episodio, l’Inter riuscì a mantenere intatto il suo record di “Mai stati in B“, un vanto che continua a caratterizzare la sua storia anche dopo gli eventi di Calciopoli.

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