Il primo atto del “triplete”
Allo Stadio Olimpico, nella finale di Coppa Italia, i nerazzurri di José Mourinho battono 1-0 l’AS Roma con una grande rete di Diego Milito e conquistano la loro sesta coppa nazionale. Un trofeo che mancava nella bacheca nerazzurra dal 2006.
Serata non fortunata per i giallorossi, che concludono in dieci per l’espulsione di Francesco Totti, entrato in campo a inizio ripresa. Dopo pochi minuti l’Inter è costretta a rinunciare a Wesley Sneijder, uscito malconcio dopo un contrasto con Nicolás Burdisso: al suo posto, Mourinho fa entrare Mario Balotelli. L’Inter quando attacca sembra sicura e decisa. E’ padrona dei propri mezzi; Maicon impegna Júlio Sérgio. Poco dopo Thiago Motta si fa apprezzare per uno stacco di testa ma non riesce ad inquadrare la porta.
Al 17’ viene annullato un gol a Milito per fuorigioco abbastanza evidente, poi Burdisso è bravo nel fermare Balotelli. La Roma si desta dal sonno intorno al 20′. Júlio César anticipa in tuffo Luca Toni ispirato da un cross di Rodrigo Taddei. Poi è Perrotta a farsi notare con un bel colpo di testa in corsa. I nerazzurri non sembrano fortunati perchè dopo Wes devono rinunciare anche a Iván Córdoba e sempre per infortunio. Al posto del colombiano entra Wálter Samuel. Al 40’ del primo tempo l’Inter ferma il tempo e passa in vantaggio. Milito, imbeccato da Thiago Motta, parte da centrocampo e appena entrato in area riesce a far scoccare un tiro che si insacca nell’angolo alto.
Nella ripresa Ranieri effettua un doppio cambio: fuori Burdisso e David Pizarro, dentro Marco Motta e Francesco Totti. Il capitano ha modo di mostrare subito la sua classe e la sua forza. Impegna Júlio César con una punizione molto forte; il portiere brasiliano respinge come può e sulla ribattuta Juan manda clamorosamente il pallone alto. Balotelli e Samuel Eto’o sono un pericolo continuo, soprattutto sulle ripartenze. Ranieri prova a giocarsi la carta Jérémy Menez, che rileva Toni.
La Roma ha due buone occasioni, con John Arne Riise e Mirko Vučinić, ma l’Inter è brava nel gestire bene la gara nonostante il nervoso si sia impadronito della squadra capitolina. E all’88’ i Giallorossi finiscono addirittura in dieci per l’espulsione di Totti, reo di un brutto fallo su Balotelli. L’Inter può così portare a casa la meritata Coppa.