Nella press conference di Inter-Monaco, a fare da accompagnatore a Simone Inzaghi in sala stampa è stato Benjamin Pavard, difensore francese che con molta probabilità andrà ad occupare la sezione difensiva di destra nel match di domani, con questa che dovrebbe poi essere completata da Bisseck al centro e uno tra Carlos Augusto e Bastoni sulla sinistra. Non solo di Champions si è parlato nell’intervista, ma i temi hanno riguardato anche la lotta con il Napoli, il suo impiego all’Inter e il rapporto con i compagni.
Le parole di Pavard
Il dialogo si è aperto chiedendo a Pavard se avesse riscontrato o meno delle differenze tra l’Inter della passata stagione e quella attuale: “Sono tanti anni che l’Inter vince titoli, vogliamo farlo ancora quest’anno. Anche la Champions è un obiettivo. Siamo fiduciosi, stiamo preparando bene le partite con il mister e il suo staff. Ci sono giocatori qui da tanti anni, abbiamo automatismi ben avviati. Lo dimostreremo sia in Champions a partire da domani che in campionato. Ci aspettiamo una partita difficile, ma l’abbiamo preparata bene. Vero, l’anno scorso i punti di vantaggio erano tanti, ma non sempre si può vincere il campionato dominando. Il Napoli gioca bene e ha una partita a settimana, quindi tante energie”.
Pavard ha avuto modo di esprimere anche il proprio pensiero su due dei suoi compagni di squadra, Denzel Dumfries e Yann Bisseck: “Il segreto del rendimento di Dumfries è che ha delle qualità straordinarie, è veloce, sa saltare. Uno dei migliori nel suo ruolo. Anche prima di arrivare all’Inter lo osservavo, sono molto felice per lui e sono sicuro che continuerà così. Yann invece è una grande promessa con enorme potenziale. Sono felice del suo miglioramento e della sua crescita, cerca sempre di dare il massimo e dimostra sempre le sue qualità. Abbiamo una sana competizione tra noi, ci sproniamo per essere i più forti possibili”.
Al francese è stato poi chiesto come mai, nonostante la capacità dell’Inter di mandare tutti a rete, lui non sia ancora riuscito a trovare il suo primo sigillo nerazzurro, domanda che ha poi anche aperto un dibattito sulla diversa interpretazione del ruolo con Alessandro Bastoni: “Non c’è un motivo specifico per le mie mancanti reti. Non sono il mio obiettivo principale ma un di più. Magari arriverà domani. Io più bloccato di Bastoni nelle avanzate? Il mister ci lascia tanta libertà, non ho un freno ma cerco di staccarmi al momento giusto per non rischiare, ma è sicuramente un aspetto sul quale posso migliorare. Bastoni è un giocatore inserito in questo sistema da tanto tempo, è il migliore in questo ruolo e lo fa perfettamente”.
Infine, la domanda da un milioni di dollari, ovvero quella riguardante l’obiettivo dalle grandi orecchie, con l’interlocutore di Pavard che con la sua domanda ha cercato di addentrarsi all’interno dello spogliatoio nerazzurro, sperando di capire se l’obiettivo almeno tra i calciatori fosse stato palesemente dichiarato: “Presto per dire se potremmo essere favoriti o meno. Ora pensiamo ad entrare nelle otto. L’Inter deve sempre essere tra le favorite, vogliamo arrivare in fondo, ma non ci mettiamo pressione a vicenda”.