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Ed ora, non “sparate” più sul soldato Correa

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Dopo la superba prestazione di Correa, deus machina a Verona, sono curioso di sapere quale sarà il giudizio dei tifosi nerazzurri sul tucumano, spesso criticato dalla platea dello stadio.

Contro il Verona, l’attaccante argentino ha giocato al cento per cento, disputando forse una delle migliori partite da quando veste la maglia a strisce nere e azzurre.

Un gol meraviglioso il suo che ha sbloccato la gara del Bentegodi. Poi a seguire due assist, un tacco “geniale” voluto, a servire il compagno Bisseck da lustrarsi gli occhi, due traverse, un assist, hanno fatto impazzire i supporter della Beneamata, che hanno forse rivisto il giocatore dei tempi della Lazio; quello pungente e spietato anche in zona gol.

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Con Thuram, il bomber argentino, schierato dall’inizio dal suo fedele compagno/ allenatore Inzaghi, ha giocato a meraviglia con il francese. Correa, come ha senpre sostenuto l’attuale tecnico nerazzurro, ha qualità. Basta dargli fiducia. A Verona il punteros dell’Inter è apparso trasformato. Incontenibile. Presente in molte giocate dei nerazzurri, il Tucu ha dato spettacolo.

Il calciatore questa volta ha dimostrato, quando sta in forma e gioca, di saper essere utile alla causa nerazzurra, soprattutto grazie alle sue sgroppate in progressione e ai suoi pregevoli tocchi in area avversaria.

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Dopo 756 giorni, Correa è tornato ad esultare come forse voleva da tempo. L’ultima rete dell’argentino risale infatti al 29 ottobre 2012 contro la Sampdoria nell’ultima giornata di campionato al Meazza quando mise a segno due reti di pregevole fattura.

Al Bentegodi, e si può dire, il Tucu ha ritrovato il vecchio sorriso. Un segnale più che positivo per tutta l’Inter che ha bisogno sempre di giocatori seri, silenziosi, volenterosi e che soprattutto giochino con il cuore. Speriamo ora di rivedere Correa in campo e tornare ad esultare con lui per un suo gol o anche per un suo colpo geniale.

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