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giovedì, Marzo 27, 2025

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Nuovo stadio, Inter e Milan prendono tempo e fanno irritare il Comune

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Mentre la Serie A si accinge a mettere in scena una nuova giornata di campionato, il cui piatto forte verrà servito nella notte di domenica 16 febbraio con il Derby d’Italia tra Juventus e Inter, la società Campione d’Italia mantiene alto il proprio focus su una partita parallela, che da ormai molto tempo si sta giocando sui tavoli della burocrazia, tra progetti tecnici e architettonici per regalarsi una nuova e sostenibile casa: la questione del nuovo stadio.

Ultimatum comunale

Nel capoluogo meneghino, il dibattito per la costruzione di un nuovo impianto in grado di sostituire al meglio la Scala del Calcio è ormai aperto dal lontano 2019. Ultimamente era parso che le soluzioni adottate dai due club milanesi portassero alla nascita di impianti di proprietà rispettivamente nell’area di Rozzano, per quanto concerne l’Inter e San Donato Milanese, zona scelta dal Milan. Lo scorso 22 ottobre, a Roma, si è tenuto un incontro tra il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli e una delegazione congiunta portata nella capitale da Beneamata e Diavolo in cui si è discusso di un progetto unificato riguardo la nascita di un nuovo San Siro proprio a fianco dello storico impianto nato nel 1920.

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Nonostante tutte le idee emerse nel corso dei mesi passati, San Siro sembra avere ancora il destino avvolto tra mille dubbi. Inter e Milan non hanno ancora reso ufficiali le proprie intenzioni, sia congiunte sia proprie e l’ancora non arrivata conferma riguardo l’acquisizione dell’attuale impianto cittadino ha fatto irritare e non poco il Comune di Milano, infastidito dalla situazione. Dalle pagine del Il Corriere della Sera, edizione milanese, è trapelato che l’ufficio del sindaco Beppe Sala avrebbe minacciato i due club di far saltare il progetto. Giovedì scorso è andato in scena un nuovo incontro tra le società e la giunta comunale che si è risolto in un altro nulla di fatto; così, Sala ha deciso di mandare un ultimatum a Inter e Milan. Il Sindaco si aspetta di ricevere nel più breve tempo possibile la relazione che analizza e valuta le diverse opzioni riguardo le soluzioni progettuali che si vorranno eventualmente adottare per far sì che l’iter vada avanti.

Dubbi e incertezze

Se l’Inter non ha più accelerato sul versante Rozzano per l’acquisto delle aree su cui costruire il nuovo stadio, il Milan ha scelto San Donato Milanese per erigere la propria nuova casa ma anche in questo caso, nemmeno i rossoneri hanno ancora dato conferma delle proprie azioni. In caso di mancati nuovi progressi, da Palazzo Marino si starebbe pensando di offrire ai due club una soluzione alternativa: la vendita di San Siro attraverso un bando. Il sindaco di Milano ha fretta, entro settembre 2025 scatteranno i vincoli della sovrintendenza riguardo il secondo anello della Scala del Calcio.
Saranno tre aspetti che si porranno alla guida riguardo le scelte del futuro. Il primo è legato all’accessibilità, in modo da permettere l’accesso a tutti e aumentare la capienza per persone con disabilità motorie. In secondo luogo, il tema della sostenibilità con l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto e la riduzione dell’inquinamento acustico mentre per concludere ci sarà da risolvere anche la questione legata alla connettività, autentico problema vista la scarsa connessione internet presente a San Siro durante le gare. Sarà dunque decisivo, ai fini della scelta finale, trovare un equilibrio tra questi punti.

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