Conti Inter. Ancora una volta assistiamo a un parere contrario della giustizia verso le istanze presentate in tribunale dal mondo juventino. A dire il vero in questo caso il club bianconero non è direttamente coinvolto ma il tifo bianconero sì: le speranze che i pm potessero dare ragione alla strampalata richiesta del pool di avvocati (?) che compongono Jdentità bianconera erano irrisorie e infatti la vicenda si è conclusa in un nulla di fatto.

“Nessuno stato di insolvenza per l'Inter”: i pm assolvono il club nerazzurro

L'ennesimo tentativo di gettare fango e calunnie sull'Inter, dopo le parole di Commisso e la montatura a livello nazionale del “caso Frattesi” si sgretola nuovamente davanti al parere dei pm. In questo caso, l'esposto presentato dall'associazione Jdentità bianconera puntava a far luce sulla situazione debitoria e di insolvenza del club nerazzurro, fino ad arrivare a sostenere che l'Inter non avesse i requisiti economici per iscriversi al campionato.

Nel mondo reale però serve serietà e competenza e dunque è arrivata oggi la richiesta di archiviazione da parte dei pm di Milano Roberta Amadeo e Pasquale Addesso. 

Secondo i pubblici ministeri, come si apprende da una nota ANSA, in base all'analisi della situazione finanziaria della società “si rappresenta che l'Inter continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale”, in quanto “il management societario non ha ritenuto sinora necessario il ricorso agli strumenti normativi previsti per la crisi di impresa”.

La nota continua sottolineando come dagli accertamenti effettuati non siano emerse condotte di ostacolo all'esercizio delle attività di vigilanza della Covisoc.

Inoltre, la Procura non ravvisa la necessità o utilità di effettuare ulteriori indagini in quanto il quadro probatorio acquisito è univoco nell'assenza e, dunque, nella “infondatezza” delle accuse, poiché “il fatto non sussiste o non è previsto dalla legge come reato”.

L'Inter, proseguono i pm, “continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale e gode della fiducia massima dei suoi creditori. Non risultano nemmeno debiti scaduti superiori alla soglia dei 30mila euro”. 

Una frase che tutti i detrattori del club nerazzurro dovrebbero ben leggere e ricordare, quando intendono parlare di finanza calcistica senza avere gli elementi necessari. 

Come ribadito in passato, serve che il dibattito sportivo e calcistico del nostro paese cresca e faccia un salto di livello.

Certe dichiarazioni o allusioni, spesso fatte per il gusto di gettare benzina sul fuoco dei social, devono essere ben calcolate e ben supportato da evidenze, altrimenti sarebbe bene non dargli peso mediatico.

Dispiace per chi ci sperava tanto ma l'Inter rispetta le regole di Federazione e Uefa come ricordato ieri da Marotta e Ausilio e continuerà ad agire nel rispetto delle regole e a vincere. Le polemiche e le teorie del complotto lasciamole agli altri.