A Genova un punto prezioso. L'Inter è Lautaro-dipendente?
Un 2023 dai tratti irripetibili si conclude a Marassi lasciando all'Inter e ai suoi tifosi un po' di amaro in bocca per il pareggio ottenuto. Il tabellone dice 1-1 e certo non può far piacere a questo gruppo che si era abituato a ritirarsi dal campo sempre con il bottino pieno, ma è un punto prezioso per la corsa scudetto su un terreno in cui perdere non sarebbe stata certo un'ipotesi remota. Il risultato di Genoa-Inter è frutto di diverse componenti, primo tra tutti l'atmosfera in cui si è giocata l'ultima gara annuale dell'Inter. Il Marassi è uno stadio caldo, la sua gente spesso il dodicesimo uomo e il campo è da qualche anno un terreno ostile per i nerazzurri. L'Inter non torna dal Ferraris rossoblu con i 3 punti da almeno tre anni e quest'anno le premesse di una gara più complicata del previsto fin dall'inizio erano sotto gli occhi di tutti. Gli uomini di Gilardino hanno dimostrato di saper essere grandi con le grandi, l'unica big in grado di batterli è stato il Milan, Napoli e Juventus hanno pareggiato mentre Roma e Lazio hanno perso. Contro un Genoa così solido e insidioso, che fa della fisicità la sua forza principale, per i tre punti l'Inter sarebbe dovuta essere quell'impeccabile macchina da guerra che ha divertito e reso orgogliosi moltissimi tifosi nerazzurri. Quella di ieri sera però, è stata una squadra poco brillante, probabilmente anche stanca dopo un anno così intenso e ammaccata poiché, se il Genoa aveva liberato l'infermeria in tempo per la gara con la capolista, i nerazzurri a Marassi erano privi di due dei suoi gioielli, Federico Dimarco e Lautaro Martinez.