Milan-Inter: derby della Madonnina che diventa più di una sfida tra due eterne rivali, perché in gioco non ci sono solo i tre punti ma anche il titolo di Campione d’Italia.
Lunedì, 20:45, stadio San Siro: fissato l’appuntamento con il match che può valere una stagione. Per mesi sono continuate le poetiche suggestioni di uno
scudetto vinto nel derby, proprio contro i cugini rossoneri, e finalmente questa possibilità si è concretizzata. Dopo i due pareggi con il mezzo passo falso del
Milan contro il
Sassuolo e la rimonta del
Cagliari sull’
Inter i nerazzurri ci possono sperare: con una vittoria sarà
Scudetto.
Le due squadre si presenteranno l’una contro l’altra separate da 14 punti, entrambe in ottimo stato di forma: la capolista viene da tre vittorie nelle ultime cinque partite mentre il
Milan ne ha vinte addirittura quattro. L’ultima sfida tra
Inzaghi e
Pioli è stata quella del 16 settembre 2023, vinta con uno spettacolare 5-1 dai nerazzurri: ecco dove ci eravamo lasciati.
Inter-Milan 5-1: senza storia il primo derby della stagione
L’
Inter di
Simone Inzaghi arriva a punteggio pieno al derby dopo aver realizzato 8 reti nelle prime tre gare di campionato, e sotto il proprio pubblico nella sfida più sentita non delude. La partita è subito in salita per i rossoneri al 4’ di gioco: cavalcata di
Thuram sulla fascia destra, pallone in mezzo due volte dopo una prima ribattuta di
Krunic e sulla conclusione tesa di
Dimarco ci pensa
Mkhitaryan a toccare e mettere alle spalle di
Maignan. Come in
Champions è ancora una volta l’armeno a stappare la gara e sbloccare il risultato, rispondendo a tutti gli scettici che disapprovavano l’alto minutaggio concessogli da
Inzaghi.
Poco
Milan nella prima frazione di gioco, tutto riassunto nella galoppata di
Theo Hernandez al 30’ che prova uno slalom in mezzo all’area di rigore nerazzurra e appoggia con il sinistro appena oltre il palo, e al 37’ arriva il doppio vantaggio nerazzurro. Dopo il primo (quasi) assist
Thuram raccoglie un traversone basso di
Dumfries, si allarga sulla pressione di
Thiaw e poi lascia partire un meraviglioso destro a giro imprendibile per
Maignan che si insacca sotto l’incrocio. Si chiude sul 2-0 il primo tempo.
Nella ripresa ci credono gli uomini di
Pioli che dimezzano lo svantaggio al 56’ grazie all’imbeccata di
Giroud per
Leao che, velocissimo, semina
Darmian e piazza sul secondo palo:
Sommer tocca ma non basta, il
Milan fa 2-1 e fa cadere l’imbattibilità nerazzurra. Dura poco, comunque, la gioia rossonera, perché la formazione di
Inzaghi pressa intensamente e costruisce velocemente. Proprio dopo un’azione rapida a uno o due tocchi, nata da un recupero palla sulla trequarti nerazzurra, arriva il terzo gol: palla per
Lautaro dalla destra, l’argentino cerca spazio per liberarsi ma invece trova l’accorrente
Mkhitaryan che insacca il pallone per il 3-1 e per la doppietta personale.
Il quarto centro arriva da calcio di rigore, dopo un intervento in ritardo di
Theo su
Lautaro:
Sozza non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli 11 metri
Calhanoglu è implacabile: destro forte e centrale e
Maignan spiazzato, 4-1
Inter al 79’. La partita è a senso unico e il risultato riflette quello che si vede in campo, ma alla festa del gol vuole partecipare anche
Frattesi: il solito
Mkhitaryan, tra i migliori in campo, vede il taglio dell’ex
Sassuolo e lo serve con una palla filtrante. Il numero 16 in scivolata riesce a colpire la sfera e metterla in rete, facendo 5-1 al 92’ con il primo di quella che sarà una lunga serie di gol oltre il novantesimo per lui. Quello della manita nerazzurra è gioco, partita, incontro: fischietto in bocca per
Sozza e triplice fischio che sancisce la vittoria dell’
Inter.
Senza storia, dunque, il primo derby della stagione: al ritorno, lunedì, il
Milan vorrà riscattarsi e continuare a sognare una
rimonta Scudetto che avrebbe dell’incredibile, mentre l’
Inter avrà un obiettivo preciso in mente che è il
tricolore.