Nel giorno del suo 116esimo compleanno, l'Inter festeggia come meglio sa fare, ovvero con una vittoria. Una vittoria arrivata, se vogliamo essere precisi, in modo diverso rispetto alle ultime uscite stagionali. Di misura, con rete decisiva di Bisseck a fine primo tempo e con estrema sofferenza: caratteristica questa che non si vedeva da parecchio.
L'Inter batte così anche la bestia nera Thiago Motta, torna ad espugnare il Dall'Ara dopo due sconfitte consecutive negli ultimi due campionati, mette dentro la tredicesima sinfonia di questo 2024 e allunga in classifica in attesa delle gare di Juventus e Milan.
Lo fa anche con un ragionato turnover e un grande coraggio di Inzaghi che, nel momento peggiore dei nerazzurri in sofferenza totale, decide di non mettere in campo Lautaro e Dimarco, tenuti in naftalina in vista della sfida di mercoledì contro l'Atletico Madrid.
Il peggior secondo tempo della stagione non intacca la gara
Anche questa volta la tattica di partire forte, mettere in discesa la gara e poi gestirla ha funzionato. L'Inter fa un ottimo primo tempo, crea diverse occasioni potenziali pericolose, rimane costantemente in pressione e rischia nulla. Sul finale della prima frazione di gioco, splendido cross del braccetto di sinistra Bastoni che oltrepassa tutta l'area e finisce sul capo dell'altro braccetto di destra Bisseck che da due passi non fallisce: gol e Inter in vantaggio.
Nella ripresa certamente l'Inter decide di gestire le forze e di fare una gara più attendista. Contro trova un Bologna agguerrito, volenteroso di trovare il pareggio. Fatto sta che il secondo tempo è stato un monologo della squadra di Thiago Motta, costantemente nella metà campo nerazzurra. Probabilmente il peggior secondo tempo dell'Inter che chiude la frazione con zero tiri in porta. È stara una vittoria sofferta anche per meriti del Bologna che sta facendo cose straordinarie. Ma questa squadra si dimostra solida, efficace, una roccia quasi invalicabile da chiunque. E adesso tutti a Madrid.