Chi è Gudmundsson. Il pacchetto offensivo dell'Inter è diventato da tempo un grande oggetto di discussione: la mancanza di valide alternative ai titolarissimi
Marcus Thuram e
Lautaro Martinez è un problema davvero rilevante, soprattutto se come obiettivo finale c'è la vittoria dello Scudetto. Il ritorno a Milano dell'austriaco
Marko Arnautovic e il cileno
Alexis Sanchez non è andato come ci si aspettava e l'urgenza di poter dare un'opzione in più a mister
Simone Inzaghi si fa sempre più alta. La finestra di calciomercato invernale non sta riservando grandi sorprese: l'ex Marsiglia pare non voglia lasciare l'Inter già a gennaio, forte della sua volontà di rimettersi in gioco e di contribuire ai successi della squadra. Per lui circolano da mesi le insistenti proposte dall'Arabia Saudita e un suo ipotetico riscontro positivo garantirebbe uno slot libero per un possibile attaccante.
Per questo motivo l'Inter gioca d'anticipo e già da qualche mese sta lavorando per accaparrarsi i migliori profili del panorama europeo prima dell'arrivo del mercato estivo. In particolare per l'attacco si è parlato dell'iraniano
Mehdi Taremi o del colombiano
Luis Muriel, ma di recente sembra che Marotta e compagni
abbiano aggiunto anche l'islandese Albert Gudmundsson nella lista degli obiettivi di mercato per la prossima estate.
Chi è Gudmundsson: Olanda, famiglia e Genova
Dopo aver mosso i primi passi da calciatore nelle giovanili della società islandese
KR Reykjavik, Gudmundsson viene prelevato dal
Heerenveen - date le sue doti strabilianti - con l'obiettivo di farlo crescere e maturare. L'esperienza in Olanda è destinata a continuare, poiché dopo circa due anni è il
PSV ad accaparrarsi il talento islandese per una cifra parecchio ragionevole. Inutile dire come Gudmundsson sia riuscito a mettersi in mostra sin da subito, incantando chiunque lo riuscisse a vedere in occasione degli impegni della formazione Under 21 del PSV. In effetti il classe 1997 ha collezionato ben 75 presenze fra Primavera e prima squadra, mettendo a segno un quantitativo di 28 gol e 17 assist. Insomma, non male per un ragazzino proveniente dall'Islanda alla prima esperienza importante in Europa. Questi numeri hanno attirato l'attenzione di un'altra forte realtà olandese: l'
AZ Alkmaar ha deciso di puntare forte su Gudmundsson, che nei suoi 3 anni e mezzo di permanenza ha saputo ripagare la fiducia della società mettendo a segno ben 24 gol e 10 assist in 98 presenze complessive.
L'esperienza olandese ha di fatto formato professionalmente il giocatore e dopo quasi 10 anni era giunto il momento di combattere per nuovi obiettivi e nuovi stimoli, i quali avrebbero garantito una maggiore maturazione a livello calcistico. È qui che il Genoa si è fatto avanti e con una proposta di circa 1,2 milioni di euro è riuscito a portare Gudmundsson alla corte del tedesco Alexander Blessin. Nonostante le sue enormi qualità non è riuscito ad evitare l'amara retrocessione in Serie B del Grifone dopo 15 anni dall'ultima volta, ma questa inspiegabile caduta dei rossoblù ha aperto la strada alla rinascita dell'attuale n° 11. In 36 partite l'islandese ha contribuito a ben 16 gol (11 gol, 5 assist), riuscendo a portare nuovamente il Genoa in Serie A dopo solo una stagione. Non importa se sia stata la sua parentesi in Serie B o l'arrivo del campione del mondo
Alberto Gilardino come allenatore, sta di fatto che il classe 1997 ha mostrato le sue qualità innate e la sua grande abilità nell'essere decisivo. In 18 giornate di Serie A Gudmundsson ha già messo a segno 8 gol e 2 assist, numeri che hanno attirato gli occhi di molte società italiane come
Juventus e
Roma.
Si può dire che l'islandese fosse destinato ad essere un ottimo giocatore: nato da genitori calciatori e un bisnonno dal passato in Serie A fra i parenti, il classe 1997 è cresciuto insieme alla sua più grande passione, seppur con una certa pressione. Il suo ruolo è quasi unico e ricopre prettamente la zona offensiva del campo: il n°11 del Genoa gioca prevalentemente da seconda punta libera di creare e di spaziare nel rettangolo di gioco, ma all'occorrenza può ricoprire anche il ruolo da prima punta. Ottimo dribblatore - uno fra i migliori di tutto il panorama europeo - e ottimo centravanti, merito anche dei consigli di un grande attaccante come Gilardino. Il suo valore si aggira intorno ai 25/30 milioni, ma le ottime prestazioni e le qualità realizzative sopraffine potrebbero aumentare in maniera considerevole il cartellino del talento islandese. L'Inter guarda con attenzione, ma l'approdo dell'ex AZ Alkmaar a Milano sarebbe più che gradito da tutto il panorama nerazzurro.