Il difensore nerazzurro pronto a tornare in quella che è stata la sua casa fino all'inizio della scorsa stagione prima di passare all'Inter. Sarà una prima volta per il centrale della Nazionale, tanto amato dai tifosi nei suoi primi mesi in biancoceleste quanto odiato nel finale dell'avventura laziale.

Il ritorno dell'ex

Francesco Acerbi è pronto a vivere una prima volta. Il difensore, prossimo a spegnere trentasei candeline il prossimo mese di Febbraio, si prepara al ritorno da ex per la prima volta all’Olimpico contro la Lazio, dopo essere approdato all'Inter nel settembre 2022. La scorsa stagione, infatti, i nerazzurri scesero in campo il 26 agosto perdendo malamente la gara mettendo in mostra molti limiti mentre il "Leone" era ancora un separato in casa nella Capitale, con il rapporto con Maurizio Sarri che non decollò mai e con la snervante attesa della fumata bianca nella trattativa che lo avrebbe poi portato ad Appiano Gentile in prestito con diritto di riscatto. Nonostante lo storico gemellaggio tra i tifosi interisti e laziali, l’accoglienza degli ultras della curva nord biancocelesti non prevederà il comitato di benvenuto con applausi; ancor prima del suo passaggio all'Inter, Acerbi non era in ottimi rapporti con l’ambiente laziale, fra esultanze e dichiarazioni polemiche nella prima di Maurizio Sarri, con il quale il feeling non è mai scattato. Si prevede che l'Olimpico accompagni giocate e tocchi di palla del nativo di Vizzolo Predabissi con sonori fischi, come da diverse stagioni accade ormai a Stefan de Vrij, altro ex Lazio.

Il primo contatto

La non idilliaca storia d'amore tra Acerbi e la Lazio ha vissuto un piccolo antipasto lo scorso 30 aprile quando, in occasione della 32°giornata, in piena lotta Champions, l'Inter ha affrontato la squadra di Sarri a San Siro e dal settore ospiti, copiosi, sono arrivate bordate di fischi che trovarono successo quando il numero 15 nerazzurro perse un brutto pallone che permise poi alla Lazio di portarsi sul momentaneo vantaggio con Felipe Anderson, risultato in seguito annullato dal 3-1 finale che spalancò alla squadra di Inzaghi la strada per la conferma nell'Europa dei grandi.