Il Derby d'Italia è uno scontro fondamentale fra due squadre che da moltissimi anni dominano il nostro campionato. Una partita dal sapore diverso il cui risultato può totalmente cambiare l'umore e le certezze di intere tifoserie, anch'esse piuttosto agguerrite quando si tratta di trionfare sul proprio rivale. Inter-Juventus non è solo una partita di calcio fra due ottime squadre, ma è lo scontro leggendario di due entità ben precise che spesso si sono battute per la conquista dello Scudetto, il trofeo più ambito. E pensare che questo continuo duello sia alimentato anche in altre circostanze: cori, striscioni, dichiarazioni e operazioni di mercato. Basti pensare ad uno degli ultimi arrivi in casa bianconera: il portoghese Tiago Djalò era da tempo un forte obiettivo dell'Inter, eppure il centrale ex Milan ha preferito Torino e il progetto bianconero, scaricando di sana pianta la società nerazzurra. Per non parlare dei continui 'battibecchi' fra le due realtà: ormai fra guardie, ladri, lepri, cacciatori e campioni di tennis come SinnerDjokovic non si riesce a comprendere che ruolo interpretino le due maggiori favorite alla vittoria del campionato. Tuttavia gli obiettivi sono chiari e si presume che entrambe le società ne siano a conoscenza. La scaramanzia è un punto forte di chi si ritrova a competere per un trofeo, ma nulla può nascondere le ambizioni di una stagione davanti ad un quantitativo di punti considerevole e la mancanza di ulteriori distrazioni nel tuo percorso verso la gloria. È vero che i bianconeri non sono costruiti per poter competere fra i ranghi alti della classifica, eppure non bisogna dimenticarsi che un tecnico esperto come Massimiliano Allegri non è nuovo a questo tipo di situazioni. Diversa è la storia per Simone Inzaghi e la sua Inter, che ad inizio febbraio dovrà affrontare un calendario a dir poco preoccupante. La volontà dei nerazzurri - soprattutto dopo aver trionfato in Supercoppa - è di riuscire a vincere più competizioni possibili, ma di fatto l'unica su cui davvero si punterà il tutto per tutto è sempre e solo una. In effetti il ventesimo Scudetto è un obiettivo piuttosto concreto, ma il cammino da qui a giugno è più che intrigato e difficile da percorrere.

Chi ci sarà a San Siro?

Barella Rabiot duello. Tornando al presente, Inter-Juventus non è una partita come le altre. Nell'importante scontro di questa domenica sera ci sarà un seguito pazzesco: poco importa che manchino ancora 16 giornate e quasi 4 mesi di campionato, il duello Inzaghi-Allegri sarà un successone per entrambi i lati. A San Siro si prospetta il tutto esaurito - con 70 mila posti occupati - e l'arrivo di circa 62 broadcaster e ben 180 paesi collegati per assistere al primo vero 'big match' di questo 2024.