Godiamoci questa Inter, ma nessuno ha ancora vinto
Godiamoci l'Inter. "Gli errori, ovviamente, ci mostrano quello che ha bisogno di essere migliorato. Senza errori come sapremmo su cosa dobbiamo lavorare?" scriveva Peter McWilliams, e sicuramente questo aforisma può essere un ottimo parallelismo con l'Inter di Simone Inzaghi. Dando un'occhiata alla scorsa stagione, i nerazzurri sembravano non conoscere i propri limiti e tantomeno erano riusciti, per gran parte delle partite, a contenere le proprie energie e giocare d'intelligenza. Questo perché, forse, soprattutto con le squadre di medio-bassa classifica, non impiegavano lo stesso sforzo che sfruttavano con le cosiddette big.
Per tale ragione, l'annata precedente non ci faceva sedere sul divano o a San Siro con la stessa tranquillità con cui ci sediamo quest'anno: per fortuna le cose sono cambiate. Sebbene la stagione scorsa abbia coronato comunque il lavoro di un gruppo solido con la vittoria della Supercoppa italiana e della Coppa Italia e la conquista della finale di Champions, quest'anno le cose sono state proprio ribaltate.
L'Inter 2023/2024 trasmette serenità anche quando incomincia le partite concedendo campo e gioco all'avversario, ma poi basta un click e la situazione viene stravolta completamente. C'è chi dice che questa sia l'Inter migliore dall'anno del Triplete, e chi come me ha avuto la fortuna di vivere quella straordinaria e incredibile stagione sa che probabilmente è così, per la disinvoltura delle dinamiche e per la capacità pura di regalare spettacolo in ogni dove.