Acerbi-Juan Jesus: un episodio complicato che sta facendo molto discutere quello che si è verificato domenica tra i due difensori centrali, avversari nel match tra
Inter e
Napoli terminato in un pareggio per
1-1. Ciò che manca per fare luce sull’avvenimento è la chiarezza: sono opposte le versioni dell’italiano e del brasiliano, per cui la situazione vede ormai contrapporsi la
parola del primo contro quella del secondo.
Per comprendere a pieno i fatti accaduti e definire in modo un po’ più sicuro quali siano state le parole usate da entrambi è necessario ricorrere al
referto arbitrale del direttore di gara La Penna, che come riportato dalla
Gazzetta dello Sport aveva raccolto lo sfogo del brasiliano classe ’91 dei partenopei.
Lite Acerbi-Juan Jesus: per La Penna usata la parola “razzista”
Ciò che emerge dal referto arbitrale è che è presente la parola “
razzista”, utilizzata dal centrale del
Napoli durante le sue lamentele con il direttore di gara, ma resta ancora un mistero cosa gli abbia detto effettivamente
Acerbi, soprattutto dopo il caos di ieri con il botta e risposta tra i due. A questo punto è molto probabile che il
Giudice Sportivo non proceda con una sanzione per il giocatore dell’Inter, ma piuttosto che chieda
un supplemento di indagine alla procura federale.
Per condannare Acerbi sarebbero necessarie delle prove video a testimoniare delle offese a sfondo razzista, con le quali al nerazzurro verrebbe contestata la violazione dell’
articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva sui “Comportamenti discriminatori”. Al comma 28 si legge: “
Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori”. Le sanzioni sarebbero molto pesanti: dalle
10 giornate di squalifica a una squalifica a
tempo indeterminato.