Acerbi Juan Jesus. Da ieri sera non si parla d'altro:
Juan Jesus ha accusato
Acerbi di avergli risolto degli epiteti di matrice razzista nel corso della partita tra
Inter e
Napoli. Il difensore brasiliano si è a lungo intrattenuto con il direttore di gara per denunciare, giustamente, l'accaduto.
A fine partita
JJ, come veniva chiamato dagli interisti nel suo periodo a
Milano, ha detto che si tratta di episodi di campo e di aver accettato le scuse di Acerbi. Le polemiche tuttavia non si sono placate e il difensore dell'Inter è stato cacciato dal ritiro della
Nazionale, in attesa di nuovi sviluppi della faccenda. Di ritorno da
Coverciano, Acerbi è stato intercettato nei pressi della
Stazione Centrale di Milano, dove per la prima volta si è esposto sulla questione. Ecco le sue parole.
Acerbi Juan Jesus razzismo: il difensore dell'Inter nega tutto
Ai microfoni dei giornalisti presenti il difensore ha negato tutto quello che è stato detto e scritto nelle ultime ore:
"Non ho mai detto nulla di razzista. Dalla mia bocca non usciranno mai epiteti di quel genere: poco ma sicuro. Anzi, colgo l'occasione per mandare a quel paese il razzismo. Sono nel professionismo da vent'anni ormai, quindi so bene cosa posso dire e cosa no. Non sono assolutamente un razzista. Sono molto dispiaciuto di aver lasciato il ritiro della Nazionale. Cosa mi ha detto Spalletti? Sono cose nostre e pertanto preferisco tenerle private".
Gli è stato chiesto un parere su quanto affermato dall'altro protagonista dell'episodio, cioè
Juan Jesus, nel post-gara:
Non l'ho ancora sentito. Per quanto riguarda le mie scuse penso pure che abbia capito male. Sul terreno di gioco è normale dirsi certe cose. Voglio sottolineare che la mia non è stata affatto un'offesa razzista. Non mi sarei mai permesso. L'importante è darsi la mano a fine partita e tutto torna come prima. Prima che con i dirigenti dell'Inter, intendo parlare con mia figlia". Nelle prossime ore se ne saprà sicuramente di più.