Una grande squadra ha il dovere di rialzarsi dopo una brutta sconfitta, cercando di trarne gli aspetti positivi e di studiare gli errori fatali. Spesso si dice che 'sbagliando, si impara', dunque viene quasi normale pensare che davanti ad alcuni errori sia opportuno fermarsi un po', analizzarli e poi comprenderli a pieno per non ripeterli. Tuttavia è molto difficile dimenticare quella brutta notte, che forse più per demeriti dei nerazzurri che per meriti degli spagnoli ha visto la formazione di Simone Inzaghi abbandonare prematuramente la competizione.
Così come è stato sottolineato dal presidente dell'Inter Steven Zhang, l'obiettivo primario rimane la seconda stella - insieme ad alcuni record da battere -, ma a questo punto è davvero complicato pensare ad una Champions senza l'Inter, specie dopo la splendida campagna disputata nella scorsa edizione. Un'uscita amara e dolorosa arrivata in maniera del tutto inaspettata, poiché le due squadre arrivavano alla sfida di Madrid in situazioni diametralmente opposte. Probabilmente la famosa 'musichetta' della Champions è talmente magica da azionare negli interpreti che la giocano un meccanismo insolito, il quale li rende pressocché irriconoscibili. Non è stato il caso dei nerazzurri, i quali hanno dovuto far fronte ad una sconfitta - una delle poche arrivate in stagione - terribilmente pesante.
Come anticipato prima, questa eliminazione dalla Champions potrebbe essere frutto di alcuni demeriti della rosa di Inzaghi: qui possiamo analizzare almeno 6 episodi che avrebbero potuto cambiare il destino della partita e, magari, scrivere un epilogo diverso nel capitolo della stagione 2023/2024.
1 - Gli errori di Arnautovic
Inutile ricordare ciò di cui si sta parlando da giorni in seguito a questa eliminazione, eppure è un dettaglio talmente grande da costare un dolore inatteso. Le diverse occasioni sbagliate a tu per tu con
Jan Oblak alla fine hanno inciso incredibilmente tanto nelle due gare contro i
Colchoneros, e probabilmente anche l'austriaco
Marko Arnautovic sa quanto questa uscita prematura dalla competizione sia anche a causa sua. La fotografia della sua prestazione vede in primo piano due episodi eclatanti: il primo è l'errore clamoroso in seguito ad un cross col contagiri di
Federico Dimarco, mentre il secondo il tiro altissimo a pochi passi dalla porta dell'Atletico dopo che il capitano
Lautaro Martinez è riuscito a servirlo in maniera eccezionale. A contornare una prestazione già insufficiente di suo ci si è messo anche un ulteriore errore sottoporta, che dopo la grande cavalcata di
Denzel Dumfries ha causato un'enorme risonanza nella storia della gara. Una serataccia - l'ennesima - che è costata molto cara ai nerazzurri.
2 - Il contropiede di Dumfries
La fame di voler incidere in una notte così importante ha sicuramente preso il sopravvento. Almeno, questo è quello che si spera una volta guardata la clamorosa occasione sprecata dal laterale olandese. In seguito ad uno scambio con Lautaro, infatti, Dumfries è riuscito incredibilmente a concludere in porta per ben due volte senza mai creare un reale pericolo e centrando in pieno l'estremo difensore dei
Colchoneros. Un errore che gli è costato non solo il tanto bramato gol di vantaggio, ma anche una 'cazziata' dal centravanti argentino - che nel mentre si era reso disponibile al passaggio dopo aver seguito l'azione -.
3 - Le chance di Thuram
Altra occasionissima sprecata nella notte di Madrid. Il protagonista del misfatto è il francese
Marcus Thuram, che dopo un suggerimento incredibile di Lautaro manca clamorosamente il gol del 2-1. Lui come altri non è riuscito a brillare al Wanda Metropolitano, ma errori come questi macchiano ancora di più una prestazione altrettanto negativa fino a quel momento.
4 - Il tentativo di Barella
Così come per Thuram, anche
Nicolò Barella ha avuto modo di poter chiudere i conti con una rete dal peso specifico altissimo. Imboccato dall'ennesimo suggerimento di Lautaro, il centrocampista ex Cagliari prova la conclusione ravvicinata che però risulta essere fin troppo debole per impensierire Oblak. Uno spreco che però incide maggiormente degli altri, poiché qualche minuto dopo ci penserà
Memphis Depay a pareggiare i conti per i suoi e a portare la sfida ai tempi supplementari.
5 - Colpi di testa
Altro tabù di una sfida ricca di momenti no: i colpi di testa arrivati nel primo tempo supplementare sono un altro chiaro esempio di una serataccia da dimenticare per gli attaccanti. Le occasioni di Thuram e Lautaro al 94' e al 98' avrebbero potuto cambiare il corso della gara e, perché no, riscrivere il finale di questa storia. Errori così non si riescono a comprendere, specie se questi arrivano da due centravanti con le qualità di quelli nerazzurri. Tuttavia, si sa: errare è umano.
6 - Il tandem Pavard-De Vrij
Oltre ai clamorosi errori sottoporta e alle diverse occasioni sprecate, non si può non menzionare la duplice prestazione dei centrali
Stefan De Vrij e
Benjamin Pavard. L'olandese porta la firma nel definitivo 2-1 di Depay, mancando la marcatura sul suo connazionale e permettendogli di insaccare alle spalle di
Yann Sommer; il francese, invece, ha involontariamente fornito un assist sempre al suo connazionale
Antoine Griezmann, il quale a tu per tu con il n° 1 nerazzurro non ha sbagliato. Una difesa poco attenta che ha inciso sulla sconfitta nerazzurra.