Il calo dei gioielli di Inzaghi. Inter-Napoli termina 1-1, all'iniziale vantaggio siglato da
Darmian risponde
Juan Jesus sul tramonto del match. La gara ha certo lanciato diversi spunti sui quali ragionare in questi giorni che la serie A si ferma per gli impegni delle varie nazionali. Il maggior punto di riflessione che lascia al suo pubblico il big match che ieri sera ha chiuso la ventinovesima giornata di serie A è uno e uno solo:
l'Inter è stanca.
Dopo mesi vissuti al massimo, con un dispendio notevole di energie, l'Inter sta affrontando gli ultimi impegni con una stanchezza evidente sulle gambe. Certo, bisogna anche sottolineare che solo qualche giorno prima della sfida contro il Napoli, l'Inter aveva giocato al Civitas Metropolitano una partita che si era protratta fino ai calci di rigore e questo ha inciso senza il minimo dubbio sulla sfida di ieri sera. Quello che poi è apparso evidente è che sono gli uomini chiave della manovra di Inzaghi ad essere a corto di energie,
Calhanoglu e
Thuram su tutti.
Nel momento clou si spengono Calhanoglu e Thuram
Hakan Calhanoglu è diventato il primo violino di questa orchestra perfetta che Inzaghi sta dirigendo da tre anni ormai e nel momento clou della stagione sembra che le corde non siano più tese come dovrebbero. Non è un caso che da quando il turco, metronomo del centrocampo e riferimento per i compagni quando si tratta di andare in rete, non è più così brillante l'Inter stia faticando anche a trovare proprio il gol. Calha è a secco di gol dal
13 gennaio, quando si è interrotto così il suo bottino di
11 reti in campionato. Complice è sicuramente anche il poco turnover di cui ha potuto usufruire il centrocampista e dell'infortunio che, fermandolo proprio in questo momento, non lo ha aiutato di certo.
Marcus Thuram in 38 presenze al suo primo anno di Inter ha collezionato
12 gol e 11 assist, numeri da protagonista di quest'anno interista. L'intesa con Lautaro si è creata fin dai primi allenamenti, la sua velocità e le qualità dei suoi gol (impossibile non pensare su tutti al capolavoro nel derby) hanno fatto di lui l'affare del mercato estivo, un attaccante
così preso a parametro zero. I suoi gol non sono stati solo belli, ma anche decisivi,
Tikus spesso è stato al posto giusto, al momento giusto e nella partita giusta. ecco perché da lui ci si aspettava di lui anche in Europa, dove solo con
l'Atletico ha fatto sfumare via 4-5 occasioni nitide. Anche lui è stato fermato ai box da un infortunio proprio sul più bello, ma il francese non segna da 5 giornate e le occasioni per farlo non gli sono certo mancate. Il ragazzo è un talento che qui all'Inter sta maturando moltissimo e per diventare un grande giocatore bisogna anche imparare dai propri momenti di calo.