Il presidente del Ferencváros, Gabor Kubatov, ha parlato a Fradi TV della massima ambizione di Dejan Stankovic, da settembre allenatore della formazione magiara. Dejan Stankovic, centrocampista serbo divenuto una leggenda con la casacca interista, ha le idee chiare riguardo il proprio futuro da guida tecnica e ha più volte ribadito quali sono i suoi progetti: prendere il posto di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter in futuro. A ribadire le segrete ambizioni dell'eroe del Triplete della stagione 2009-2010, è il Presidente della squadra ungherese, Gabor Kubatov, che, ai microfoni di FradiTV, si gode l'allenatore classe 1978 in virtù dei diciotto risultati positivi in ventuno partite stagionali tra Campionato, Coppa nazionale e Conference League, dove ha chiuso il girone al secondo posto alle spalle della Fiorentina: "Vuole diventare allenatore dell'Inter. Dejan mi parla spesso di questo suo desiderio per il futuro". Stankovic è stato uno dei migliori giocatori della storia nerazzurra e ha scritto pagine di storia con il club meneghino con cui ora vorrebbe riprendere quella storia d'amore, terminata con il suo ritiro dal calcio giocato, in veste di allenatore.

"Deki" allenatore

Dopo quasi 20 anni trascorsi a creare geometrie e capolavori balistici sul prato verde, il centrocampista di Belgrado appende definitivamente gli scarpini al chiodo nella stagione 2012-13 (ultima presenza il 10 marzo 2013, Inter-Bologna 0-1) dopo 326 presenze e 42 reti decisive per cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e un Mondiale per Club. Dopo aver rescisso consensualmente il contratto in scadenza nel 2014 e salutato l'Inter, "Deki" inizia a seguire il percorso per diventare allenatore e il 4 giugno 2014 diventa parte integrante dello staff tecnico dell'Udinese di Andrea Stramaccioni, ultimo suo allenatore, per poi lasciare dopo solo 10 mesi. Dal 2015 al 2019 è impegnato su un doppio fronte: club manager all’Inter e consulente di Aleksander Ceferin, presidente della UEFA. A novembre dello stesso anno, dopo un. breve trascorso alla guida del settore giovanile nerazzurro, si siede sulla panchina della squadra della sua città e che lo ha mostrato agli occhi del calcio mondiale, la Stella Rossa, con cui vince tre titoli nazionali (il secondo con 108 punti, a +13 sul Partizan) e due Coppe di Serbia, prima di rassegnare le dimissioni, nell'agosto 2022, a seguito della mancata qualificazione ai gironi di Champions League (sconfitto dal Maccabi Haifa) e prendere in mano la Sampdoria, ultima in classifica con uno score di soli 2 punti in 8 partite. Ottiene la prima vittoria con la Cremonese in trasferta il 24 ottobre ma il suo arrivo non riesce a giovare l'ambiente genovese che retrocede in Serie B con quattro giornate d'anticipo e un bottino fatto di 17 punti, con 3 vittorie, 8 pareggi e ben 19 sconfitte.