Il calciomercato dell'Inter è già in corso di svolgimento. L'obiettivo è chiaro: aprire un ciclo vincente con nuovi giocatori. Un nome interessante è Matkovic.
Il costante cambio della guida tecnica non è sempre stata la scelta ideale per risultare sempre competitivi. Ci sono stati casi importanti in cui il cambio d'allenatore repentino ha portato dei buonissimi risultati o addirittura stravolto l'intera stagione in meglio. Tuttavia, l'idea di dover mettersi alla ricerca di un sostituto ogni qualvolta che le cose non stanno andando bene non è affatto conveniente. Il pensiero di cambiare improvvisamente uno stile di gioco, un'idea di calcio, le nozioni e i principi di un allenatore per inserirne dei nuovi non può che essere controproducente, al netto del fatto che in determinate situazioni è l'unica strategia utilizzabile.
L'ambizione più grande di una squadra, però, è quella di aprire un ciclo vincente. All'Inter si può dire che questa soluzione sia già stata ampiamente accettata, portando la dirigenza nerazzurra a mantenere
Simone Inzaghi alla guida tecnica contro ogni pronostico. In fin dei conti non è stata poi una scelta così tanto errata: in 3 anni di permanenza a Milano il tecnico piacentino ha vinto 6 trofei e ha portato con sé uno stile di gioco organizzato ed efficiente, interpretato da giocatori altrettanto pazzeschi. Se si ha la volontà di continuare a formare una rosa competitiva, però, è necessario non solo puntare su colpi mirati, ponderati e dal riscontro positivo immediato, ma anche su profili più giovani da poter crescere e utilizzare nel futuro. Fra questi, oltre al nigeriano
George Ilenikhena, c'è anche il nome di
Anton Matkovic.
Croazia, calcio e il titolo di nuovo Mandzukic: chi è il nuovo obiettivo dell'Inter
Immagina di giocare in una piccola squadra sperduta della Croazia ed essere informato di un interessamento della squadra Campione d'Italia. Probabilmente niente e nessuno potrà svegliare il giovane Matkovic da questo sogno a occhi aperti, che con la giusta determinazione e dedizione riuscirà a vivere realmente. D'altronde
i sogni sono fatti per essere inseguiti, per cui non c'è motivo di perdersi in chiacchiere futili per poi abbandonare di sana pianta il desiderio più grande della propria vita, senza poter tornare indietro. In un epoca dove chi si ferma è perduto, l'idea di rallentare e di lasciar andare indisturbato il fluido ed inesorabile scorrimento del tempo di questo mondo è decisamente pessima.
Gli sviluppi di questa neonata trattativa si scopriranno nel corso dei mesi a venire, ma prima di tutto è necessario effettuare un punto sulla situazione attuale. In particolare l'obiettivo primario è quello di presentare al meglio un ragazzo appena 18enne che sta sfondando nel mondo del professionismo da pochissimi mesi, ma che con le sue qualità innate può diventare la prossima stella del calcio europeo. Naturalmente
non si possono dimenticare le consuete premesse: anche in questo caso di giocatori giovani e promettenti ce ne sono stati a dozzine e solo pochi di questi sono riusciti realmente a rispettare le aspettative. Ci vorrà voglia, sacrificio, motivazione, disciplina e tanta fame per potersi rivelare il prossimo 'crack' del calcio europeo e, perché no, mondiale.
Per poter conoscere meglio Matkovic bisogna tornare leggermente indietro: il 18enne croato ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio tra le società locali del suo luogo di nascita, precisamente fra il Budainka-Kolonija and Željezničar Slavonski brod. Dopodiché è stato prelevato dal Marsonia, una società abbastanza nota che ora milita nella terza divisione croata. Dopo 6 anni di permanenza nel club riuscì a fare il salto di qualità nella Serie A croata, sponda
Osijek. È qui che il classe 2006 sta cominciando a farsi conoscere anche a livello internazionale, debuttando nel 2022 contro l'Hajduk Spalato e segnando il suo primo gol fra i professionisti contro una delle società più illustri della nazioni: la Dinamo Zagabria. Non male per un ragazzo con soli 17 anni sulle spalle.
Da lì la sua partecipazione alla massima serie croata è stato sempre più frequente, garantendogli non solo la bellezza di 14 presenze ma anche una seconda marcatura. I numeri non possono racchiudere a pieno le doti strabilianti di questo giocatore, che nonostante l'età sta riuscendo a mettere in mostra senza troppe difficoltà. È vero che la Serie A croata non godrà dello stesso livello competitivo di qualsiasi altro campionato europeo, ma si dia il caso che disputare un campionato di livello contro squadre abbastanza note in Europa non è affatto semplice. Non si può che apprezzare questa realtà, evidenziando le enormi potenzialità di un ragazzo che sin da subito sta dimostrando di meritarsi un posto più importante.
La domanda, però, sorge spontanea: perché un giocatore come Matkovic
dovrebbe servire all'Inter? Partendo dal principio di base, i nerazzurri hanno la volontà di arricchire il proprio vivaio. I dati e le recenti prestazioni
testimoniano il lavoro eccellente effettuato fra le selezioni giovanili, ma questo non può essere il giusto motivo per accontentarsi. Il proprio vivaio deve rivelarsi un vero punto di forza in grado di sfornare nuovi talenti da poter utilizzare in prima squadra oppure da poter vendere per guadagnare le giuste cifre. L'idea di accrescere il livello qualitativo generale del settore giovanili con profili interessanti come il classe 2006 non può che essere positiva. Inoltre l'acquisto di nuove promesse del calcio mondiale è spesso la miglior tattica per valutare al meglio le potenzialità di un profili giovane: nel caso le sue qualità e le sue prospettive di crescita siano reali la trattativa ha avuto un'enorme successo - specie se la si proietta nel futuro -, nel caso in cui si verifichi un caso di 'tutto fumo, niente arrosto' a quel punto le perdite economiche non saranno state così ingenti.
Nel caso specifico di Matkovic, il suo ruolo preferito è quello del centravanti puro, sebbene possa ricoprire in maniera discreta anche la fascia destra. Mancino, voglioso e affamato di gol, tutte peculiarità che gli hanno attribuito l'etichetta del nuovo
Mario Mandzukic. Un nome parecchio pesante per un ragazzo appena inserito nel contesto del professionismo. L'Inter potrebbe farlo crescere ulteriormente per poi affiancarlo ai titolarissimi della rosa. Nulla è ancora deciso, ma la possibilità di avere fra le mani uno dei prospetti più importanti del panorama europeo si fa sempre più viva.