Un pool di avvocati, parte di Fondazione Jdentità Bianconera, ha presentato un esposto per segnalare delle irregolarità sulla situazione societaria dell'Inter.
Tuona come non mai la prima pagina del noto quotidiano sportivo torinese, Tuttosport, con una domanda che lascia ampio margine ai sogni dei rivali di sempre: l'Inter si poteva iscrivere al campionato di Serie A?
Un dubbio che, il quotidiano sportivo di Torino, ricava dalla notizia dell'esposto presentato da Fondazione Jdentità Bianconera - ente istituzionale no profit che raggruppa tifosi e avvocati professionisti. Proprio questo pool, formato da una ventina di avvocati della fondazione, ha voluto chiedere di aprire delle indagini alle procure di Milano e Roma, alla procura federale della FIGC e alla Covisoc.
Cosa dice l'esposto degli avvocati juventini?
Per l'esposto presentato, l'Inter non avrebbe rispettato questi parametri. Il quotidiano torinese ha voluto riportare gli estratti fondamentali, in cui vengono formalizzati questi dubbi. Il primo punto, che sarebbe quello di partenza, è relativo al bilancio che la società interista aveva presentato il 30 giugno 2023 - in cui si faceva menzione di una lettera di patronage di Grand Tower, la società lussemburghese che detiene il 68,55% delle quote azionarie del club meneghino.
Questa lettera funge da garante per la continuità aziendale, un parametro che permette l'iscrizione della squadra al campionato (fondamentale proprio per rispettare gli impegni economici e finanziari, regolamentati dal fair-play finanziario della UEFA). Ma proprio sulla società lussemburghese, il pool di avvocati della Fondazione getta dubbi e ombre: secondo questi esperti che hanno volutamente indagare sulla situazione in casa nerazzurra, Grand Tower non avrebbe mai presentato un bilancio. Un fatto che suscita dubbi sulle capacità dell'azienda di poter supportare la società Inter negli impegni finanziari - e su cui il pool chiede di indagare.
A supporto di questo grande dubbio, la Fondazione Jdentità Bianconera - nell'esposto, riportato in sintesi da Tuttosport - pone sotto la lente d'ingrandimento la questione relativi ai debiti che la società interista deve affrontare. Si richiama all'attenzione sul prestito da circa 380 milioni di euro che il presidente Steven Zhang dovrebbe restituire entro il 20 maggio 2024 ad Oaktree (che secondo notizie recenti, sembra essere sulla via della definizione per un nuovo finanziamento), sui risultati negativi degli ultimi sei esercizi e sugli oneri finanziari sul fatturato vicini al 10% (secondo l'esposto, nella dottrina aziendale, valori al 2% sarebbero indice di default).
Una situazione che per il pool di avvocati è analoga a quelle che hanno portato alla mancata e impossibile iscrizione della Reggina e del Siena per i rispettivi campionati di Serie B e Serie C. Pertanto, alla luce di tutti questi dubbi, la Fondazione chiede - alle quattro procure menzionate - chiarezza e di comprovare la regolarità dell'iscrizione dell'Inter al campionato di Serie A.
L'Inter rischia la Serie B?
L'esposto però mette in luce qualcosa, che serpeggia come desiderio tra le fila dei rivali di sempre dei nerazzurri. Una situazione del genere - che per il pool che ha presentato questi dubbi sarebbe anche peggiore delle situazioni analoghe della Reggina e del Siena - a cosa potrebbe portare?
Ciò che, magari, i tifosi bianconeri si aspetterebbero è l'ipotesi di una retrocessione dell'Inter. Un qualcosa che il club nerazzurro non ha mai dovuto subire: da sempre, dall'anno della sua fondazione, la Beneamata ha militato nel campionato italiano di massima serie - primato che richiama a sé l'invidia e veleni dei tifosi avversari.
Ora, l'esposto di Fondazione Jdentità Bianconera, rinforza questi veleni. In vista anche della vittoria finale dell'Inter, che è ormai a 11 punti di distanza dal suo ventesimo Scudetto, che vorrebbe dire seconda stella. Un traguardo che vorrebbe essere messo in cattiva luce, dalla fantomatica e richiestissima retrocessione dell'Inter: ma che al momento è sempre più vicino per essere festeggiato.