Atletico Madrid, tifosi indignati per il trattamento ricevuto allo stadio Meazza nella serata della sfida di Champions League. Più di 3.500 tifosi spagnoli erano presenti alla trasferta milanese ma ci sono stati diversi problemi che hanno impedito loro di assistere all'andata degli ottavi di finale come avevano previsto. Luci, ma anche tanta tensione e paura a San Siro: molti dei Colchoneros sono stati costretti a entrare a partita già iniziata, con tempi di attesa anche di un'ora per Mundo Deportivo, e hanno dovuto anche affrontare tutta la calca dello spazio angusto in cui sono stati limitati per varcare i tornelli ed entrare allo stadio. Problemi anche al termine della gara, quando i tifosi sono stati trattenuti all'interno dell'impianto per motivi di sicurezza per più di un'ora. A causa di questi ritardi molti spagnoli hanno avuto molte difficoltà a raggiungere il centro dopo il match, visto che soltanto una linea della metropolitana era rimasta aperta.

Atletico, trattamento inaccettabile: denuncia dei tifosi alla UEFA

Gli spalti e il campo del Meazza per la serata di Champions A muoversi è stata direttamente l'Unione Internazionale dei Tifosi dell'Atletico Madrid che, dopo aver raccolto le proteste dei presenti a Milano quella sera, ha informato che presenterà alla UEFA una denuncia contro al personale di sicurezza dell'Inter e alla polizia di Stato Italiana. Il club ha espresso esplicitamente come le misure volte al controllo dei violenti siano necessarie, ma non possano essere allo stesso tempo estese a tutti. Queste le parole di indignazione dei tifosi, che hanno recriminato: "Se è presente un gruppo di tifosi dal comportamento violento dovrebbero essere loro quelli da identificare e fermare, anche impedendo l'accesso allo stadio o espellendoli. Gli spagnoli, poi, hanno continuato definendo "inaccettabile" il trattamento subito: "Migliaia di persone non possono essere trattate come se fossero bestie. Stiamo raccogliendo tutte le informazioni da soci e tifosi per informare il club, così da studiare le apposite decisioni da prendere per garantire ai tifosi civili e pacifici l'accesso agli stadi".