Inzaghi nel prepartita: "Abbiamo lavorato bene in settimana. Lautaro? Non esiste solo lui"
Milan, Lautaro e Frattesi. I temi di Simone Inzaghi prima di Udine.
Nel prepartita di Udine ai microfoni di DAZN è intervenuto Simone Inzaghi, che ha ripercorso la settimana dell'Inter in vista della preparazione di questa trasferta. Tra i tanti temi toccati vi sono state le situazioni legate a Lautaro e Frattesi, ma il canovaccio principale è stato ancora una volta quello inerente al Derby, dove il mister ha cercato di spiegare dove e come è maturata la sconfitta, e poi in che modo l'Inter dovrà sfruttare questa per ritrovare il suo smalto.
Le parole di Inzaghi
“Abbiamo passato 4-5 giorni a lavorare bene e ad analizzare dove dovevamo fare meglio. Ci sono stati dei momenti che dovevamo comportarci in modo differente ed essere più squadra. Abbiamo perso meritatamente, abbiamo lavorato bene in settimana per cancellare gli errori commessi. Abbiamo preso gol in piazzata e su palla inattiva nel derby, però abbiamo concesso troppo. Sappiamo che il Milan è una squadra di strappo e abbiamo cercato di capire dove fare meglio in funzione anche di questa partita contro una squadra con un’ottima classifica. Dovremo farci trovare pronti". Interrogato poi sul momento complicato in fase realizzativa che sta attraversando Lautaro Martinez, Inzaghi ha preferito distogliere l'attenzione dal singolo portando nuovamente il tutto su un discorso di gruppo, in quanti tutti e non solo lui hanno voglia di rivalsa: “Non parlerei solo di lui. Parlerei di una squadra matura, non contenta dell’ultima partita e che cercherà di fare meglio contro una squadra in salute. Dovrà venire fuori l’Inter che ci ha caratterizzato in questi anni”.
L'altro nome caldo nel prepartita è stato quello di Davide Frattesi, che con l'infortunio di Barella avrà modo di aprire un ciclo di partite da titolare che tutti i giornali hanno chiesto a gran voce nell'ultimo periodo, facendo diventare ciò quasi un vero e proprio caso da risolvere, ma per Inzaghi l'unica cosa che conta è che lui lavori sempre meglio: “Lui lavora bene, ci ha dato tante soddisfazioni e oggi tocca a lui come è successo a Monza o quando è subentrato a Manchester. Deve continuare a lavorare come da quando è lavorato all’Inter senza pressioni”.