Il rapporto tra l'Inter e Marko Arnautović è sempre stato molto complicato. Un giovane attaccante che nell'anno più iconico della storia dell'Inter non aveva fatto praticamente nulla e si era visto in campo per pochissimi minuti in tutta la stagione. Ritorna dopo 13 anni con le migliori intenzioni ma anche questa volta non sembra essere scoccata la scintilla.
Quest'anno, il suo esordio con la maglia nerazzurra era stato davvero entusiasmante, entrato nel secondo tempo a San Siro contro il Monza aveva fatto vedere dei colpi di classe, tanta voglia e agonismo e un assist di carattere per il capitano Lautaro Martinez. Un raggio di speranza, sembrava fin da subito che la mossa di Marotta e Ausilio di riportarlo a Milano fosse quella giusta. Un prestito di 5 milioni con riscatto ad altri 5 milioni, per un totale di 10 milioni. Cifra importante per un attaccante di 34 anni. Una cifra che pesa molto sul giudizio del giocatore, che se non fosse per le grandi prestazioni del compagno di reparto, Marcus Thuram, avrebbe gravato ancora di più sui risultati dell'Inter.
Ieri sera poteva essere la partita del riscatto di Marko Arnautović e invece è stata una prestazione pessima che conferma le sue grandi difficoltà. Per lungo tempo infortunato, torna titolare in una squadra rimaneggiata contro il Benfica dove segna anche un gol. Quello, insieme all'assist contro il Monza, rimane l'unico squillo di una serie di partite incolore per l'attaccante austriaco.
Un giocatore che ha classe e carattere, che doveva dare peso all'attacco, ma che invece partita dopo partita è l'evidente anello debole della squadra. Velocità differente, una mentalità svogliata e poco propositiva. Ieri a circa metà del primo tempo, Arnautović si ritrova tra i piedi l'occasione di siglare l'uno a zero, ma anche questa volta risulta impacciato, quasi agitato. Quando pressa sembra farlo con ritmi e moduli diversi dal resto della squadra, totalmente scollegato dal gruppo e del flusso di gioco.
I numeri di Marko Arnautović
Marko Arnautović ha giocato fino ad ora appena
394' minuti con la maglia dell'Inter. Per lui, come detto in precedenza,
solo un gol e un assist. L'Infortunio al bicipite femorale non ha aiutato il giocatore a prendere il pieno ritmo ma i numeri sono molto demoralizzanti e prestazioni come quella di ieri sera in
Coppa Italia contro il Bologna, sua ex squadra, sono sintomo di un giocatore che non riesce ad inserirsi e a rendere al meglio.
Inzaghi in campionato lo usa solo negli ultimi minuti, quando spesso la partita è già chiusa.
Contro la Juventus, partita in cui il risultato è stato in bilico fino alla fine, l'attaccante austriaco ha giocato solo un minuto. Non incide e il mister nerazzurro lo sa bene evitando di metterlo in partite importanti. Eppure quella di ieri sera è davvero un'occasione sprecata per
Marko Arnautović.
C'erano tutti i presupposti per fare bene. Lui ha chiuso la partita con 74' minuti di gioco davvero impalpabili e non all'altezza dei compagni. Un atteggiamento svogliato e affaticato che gli consegna di diritto il voto di peggior in campo anche in questa partita. Da un giocatore così ci aspetta molto di più, troppo lontano dalle prestazioni e
dall'impegno dei suoi compagni. In partita il paragone con
Thuram e Lautaro e impietoso, in Arnautović non c'è voglia e non c'è spirito di sacrificio. Vedere il capitano dover correre e fare reparto da solo fa capire che in questo momento l'Inter ha un problema in attacco, con uomini di reparto, in panchina, non all'altezza.
Per Arnautović non basta il paragone con i propri compagni, ma anche con il suo passato.
Thiago Motta ha provato a rincuorare i tifosi dell'Inter dichiarando che l'austriaco darà
una grande mano ai nerazzurri nel corso di questa stagione. L'allenatore del Bologna l'ha lasciato andare e si "coccola" il suo giovane talento Joshua Zirkzee, mentre l'Inter si tiene sul groppone il povero Arnautović.
La stagione e ancora lunga, le occasioni di riscatto sono molte, certo che la squadra di
Simone Inzaghi aveva già bisogno ieri sera di lui e viste le condizioni di Lautaro, si avrà subito la necessità di vedere il miglior Marko Arnautović.