L'Inter di Simone Inzaghi ha vinto 3-0 disputando un'ottima partita contro la Lazio. Questa mattina quindi, sulle pagine del Corriere dello Sport, è stata analizzata la prestazione dell'arbitro del match: Matteo Marchetti. Il quotidiano sportivo ha giudicato la prestazione del giovane arbitro della sezione di Ostia Lido con una votazione finale di 5,5: il suo metro di giudizio viene reputato di manica larga, lasciando giocare molto, ma comunque durante la partita ci sono state delle sviste abbastanza chiare. Un primo esempio è sicuramente il giallo assegnato ad Alessio Romagnoli al minuto 64 per l'entrata su Marcus Thuram, reputato troppo eccessivo perché il difensore laziale prende prima il pallone e assomiglia a molti altri interventi che in molti casi non sono stati nemmeno segnalati come falli. Corrette invece le ammonizioni di Hakan Calhanoglu e dell'ex della partita, Matias Vecino.

Salvato dal Var

Il mancato fischio più importante però si è verificato all'inizio della ripresa, al minuto 47, nell'episodio del rigore in favore dei nerazzurri. Il rigore, solare visto il tocco di Pedro sulla caviglia di Lautaro, non è stato inizialmente fischiato da Marchetti che ha lasciato giocare. In seguito l'arbitro è stato richiamato al VAR da Di Bello, che dopo un on-field review molto rapido, ha cambiato la decisione assegnando il penalty all'Inter. La svista è abbastanza evidente e quindi l'insufficienza è stata data poiché Marchetti avrebbe dovuto vedere sin da subito il rigore sul campo.