Inzaghi in conferenza stampa. Poco più di 24 ore ci separano dall'altra semifinale della Supercoppa Italiana tra Inter e Lazio, mentre oggi andrà in scena la prima semifinale tra il Napoli di Walter Mazzarri e la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Come di consueto, il mister
Simone Inzaghi ha parlato nella conferenza stampa pre-match, insieme a
Henrikh Mhkitaryan. Ecco cosa ha detto il tecnico nerazzurro.
Conferenza Inzaghi: tra Supercoppa e mercato
L'Inter affronterà la Lazio nella partita di domani, venerdì 19 gennaio, nella seconda semifinale del nuovo format inedito (la
final-four) per la competizione italiana. Partiti alla volta dell'Arabia Saudita, i
nerazzurri sembrano presentarsi in veste di favoriti per la vittoria sia della partita contro i biancocelesti di Maurizio Sarri che per la vittoria del trofeo.
La Supercoppa Italiana - come ha detto mister Inzaghi nella conferenza stampa di oggi - è il
primo obiettivo stagionale per l'Inter, che vorrebbe tornare a vincere per il terzo anno consecutivo (per
Inzaghi sarebbe il quinto titolo in caso di vittoria), senza però dimenticare che anche le altre tre partecipanti vogliono dimostrare il proprio valore e vincere il trofeo. Un'altra tematica toccata durante la conferenza è anche quella relativa ad un eventuale colpo di
calciomercato per il reparto offensivo. Il tecnico piacentino ha comunque risposto di essere soddisfatto dei propri attaccanti, i quali hanno dato una mano fino a questo punto della stagione dell'Inter.
Ancora
non decisa la formazione per la partita di domani contro la Lazio. Inzaghi aspetta di completare la sessione di allenamento di oggi e di domani mattina, per capire quale miglior 11 iniziale schierare, ponderando sia rotazioni che su presenze fisse della formazione ideale inzaghiana. La mentalità del tecnico, comunque, è quella di pensare una partita alla volta: prima il match di domani, poi si vedrà come affrontare l'eventuale finalissima (programmata per lunedì 22 gennaio).
Lotta scudetto tra "guardie e ladri": la risposta di Inzaghi
Durante la conferenza non sono mancati i riferimenti al grande obiettivo della stagione interista, ovvero
lo scudetto. Al momento, l'Inter è prima in classifica del campionato italiano di Serie A, con la Juventus seconda a soli due punti distanza. Proprio il tecnico bianconero, dopo la vittoria per 3 a 0 sul Sassuolo che ha chiuso la ventesima giornata di Serie A, Massimiliano Allegri ha utilizzato la metafora del
gioco tra "guardie e ladri" per indicare l'inseguimento tra Juventus e Inter.
Una dichiarazione a cui ha risposto lo stesso Inzaghi, sollecitato dalle domande nella conferenza stampa di oggi. Per il mister dell'Inter, si tratta di una dialettica a cui il calcio ci ha abituato e che non sposta alcuna pressione - e continua la risposta, dichiarando che
il duello in campionato è stimolante e bello da vedere, a cui però va aggiunta anche una terza inseguitrice che è il Milan.
La Juventus potrà tentare il sorpasso all'Inter nella prossima giornata di Serie A, in quanto impegnata in Arabia per la Supercoppa. Il ritorno in Italia arriverà alla fine del torneo, dopo il quale l'Inter si troverà con un asterisco a indicare una partita in meno rispetto alle inseguitrici. Per Inzaghi è un fattore da tenere in conto, senza farsi prendere dal panico e gestendo partita dopo partita.
E sul quel non voto di Lukaku..
Una domanda è stata riservata anche ai fatti legati alla premiazione
FIFA The Best 2023, soprattutto per quanto riguarda il
voto che l'ex-attaccante dell'Inter, Romelu Lukaku. In quanto capitano della propria nazionale, il belga aveva il diritto di voto a nominare i migliori e, nella categoria degli allenatori, ha deciso di estromettere dai migliori tre proprio il suo ex-mister Simone Inzaghi (a favore di Pep Guardiola, che ha vinto il premio come miglior allenatore dell'anno, Xavi e Luciano Spalletti).
Il tecnico piacentino ha risposto però elegantemente alla domanda posta oggi in conferenza: per Inzaghi è stata un'esperienza che non è frutto di un lavoro individuale, ma che condivide con il suo staff, la società e i giocatori della scorsa stagione e di quella attuale - che lo ha portato ad
essere nominato tra i tre migliori, nonostante il non-voto di Lukaku.