Moviola mani di Molina. La partita di andata degli ottavi di finale di
Champions League ha sorriso ai nerazzurri, che hanno strappato una meritata vittoria grazie alla firma di
Arnautovic. La gara è stata arbitrata dal fischietto del rumeno
Kovacs, già presente sia a
Euro 2020 che ai mondiali in
Qatar del 2022 (arbitro di
Irlanda del Nord-Italia, tra le altre).
Il precedente tutto italiano in
Champions, invece, è il quarto di finale tra
Napoli e
Milan della passata stagione che ha visto i rossoneri raggiungere la semifinale, ma sempre il Milan è stato arbitrato da Kovacs anche quest'anno nel match contro il
Borussia Dortmund. Nella partita di ieri sera l'arbitro ha estratto il cartellino giallo in sei occasioni (due per l'
Inter e quattro per l'
Atletico) e mai quello rosso. Ecco l'analisi dei principali casi da moviola della gara.
Inter-Atletico Madrid: Kovacs posizionato bene sul braccio di Molina e nessuna review
Una partita tutto sommato corretta e senza grossi errori da parte del direttore di gara, se si tralascia qualche imprecisione nei fischi e nel metro di giudizio. Tutte corrette, infatti, le decisioni sui cartellini da una parte e dall'altra, e tranne qualche debolissima protesta di
Simeone per un fallo in area su
Llorente nel contatto con
De Vrij e
Sommer al 58' non ci sono state nemmeno troppe polemiche.
L'unico episodio da moviola è quel braccio di
Molina che tocca il pallone al minuto 13 nell'area dell'
Atletico, su tiro di
Lautaro Martinez deviato da
Witsel a pochi passi dal terzino argentino.
Kovacs lascia correre, il
VAR non interviene e alla fine nessuno dalla sponda nerazzurra recrimina troppo, forse anche per il risultato favorevole.
Corretta la decisione dell'arbitro anche per l'esperto
Graziano Cesari: "Il pallone arriva a una velocità sostenuta, forse un po' a sorpresa, e il braccio si stacca verso l'interno". Sul metro di giudizio della
Serie A, poi, commenta così: "In Italia rigori così vengono dati, ma qui non è nemmeno partita la review. L'arbitro era posizionato benissimo". Discreta, insomma, la prova di
Kovacs e corretta la sua decisione.