E' di qualche ora fa la conferma data dai social di Fabrizio Romano secondo cui Buchanan, dopo essere stato a lungo attenzionato da Ausilio e Marotta, nei prossimi giorni vestirà la casacca nerazzurra per sostituire Juan Cuadrado, infortunato e ai box per almeno tre mesi. La speranza che si nutre nell'ambiente interista è che il giovane canadese possa rivelarsi un elemento prezioso nello scacchiere di Simone Inzaghi, a caccia della seconda stella. Tuttavia, come accade oltremodo nella sessione estiva del mercato, la finestra invernale non sempre regala alla squadra elementi aggiuntivi di qualità. E l'Inter su Buchanan spera di averci visto giusto.

Gli acquisti TOP del mercato di riparazione dell'Inter

Soffermandoci sugli acquisti eccellenti operati dalla società nerazzurra nel mese di gennaio, spicca su tutti la figura di Marcelo Brozovic, che ha vestito la maglia della squadra meneghina dal 2015 al 2023, totalizzando 25 gol in 261 presenze totali. Il centrocampista croato era stato acquistato dalla Dinamo Zagabria con la formula del prestito da 3 milioni con obbligo di riscatto fissato per 18 mesi dopo a 5 milioni. I primi anni di Epic Brozo sono stati tutt'altro che rosei, il giocatori forniva prestazioni discontinue e il suo carattere non convinceva i tifosi della beneamata (che arrivarono a contestarlo nel febbraio 2018 quando Spalletti lo sostituì in Inter-Bologna). Da quel momento la svolta. L'attuale ct della Nazionale ebbe l'intuizione di farlo regista basso della squadra e Brozovic sbocciò in tutto il suo talento. Negli anni successivi con la maglia dell'Inter vinse uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppa italiana, regalando prestazioni sontuose che lo resero elemento imprescindibile perché la squadra potesse esprimersi al meglio.  Sono ancora due i centrocampisti che rientrano negli acquisti top degli ultimi anni che, sebbene non siano rimasti a Milano per molto diverso, i tifosi interisti faticano a dimenticare. Il primo in ordine cronologico è Rafinha, approdato a Milano nel 2018 con la formula del prestito dal Barcellona. Nella parentesi che il giocatore ha vissuto sulla sponda nerazzurra del Naviglio è stato fondamentale per raggiungere il quarto posto, utile per fare tornare l'Inter in Champions League, ma a causa del costo elevato del riscatto (35 milioni più 2 di bonus) durante l'estate tornò in Spagna. Un paio d'anni dopo, attirato dalla presenza di Antonio Conte sulla panchina, Marotta per 27 milioni portò a Milano Christian Eriksen, allora centrocampista del Tottenham. La sua classe nel tocco palla e le sue visioni di gioco proprie di un fuoriclasse, contribuirono alla vittoria del diciannovesimo scudetto ma proprio quando gli interisti sognavano come si sarebbe potuto esprimere nell'idea calcistica di Simone Inzaghi, Eriksen dovette lasciare il calcio italiano dopo un malore accusato durante i Mondiali. Robin Gosens, infine, terzino di grande spinta e qualità, acquistato due anni fa con la formula del prestito con obbligo di riscatto dall'Atalena fu fondamentale nel percorso che lo portò a vincere con Inzaghi una Supercoppa, due coppe Italia e giocarsi la finale di Champions contro il City.

Gli acquisti FLOP

Sperando che Buchanan tra qualche anno non sia inserito negli arrivi flop del mercato di gennaio, diversi sono gli innesti che nella memoria interista sono ricordati per le poche gioie che hanno regalato. Tra chi non è mai stato in grado di sbocciare, come il terzino portoghese Cedric Soares, chi non ha praticamente mai visto il campo (Lisandro Lopez e Caicedo), c'è chi all'Inter è rimasto per diversi anni senza mai però instaurare un legame con i tifosi nonostante abbia collezionato diverse presenze, come Eder o Gagliardini. Se l'attaccante brasiliano naturalizzato italiano veniva impiegato come vice-Icardi in anni in cui l'argentino monopolizzava il fronte d'attacco, il centrocampista italiano ha saputo ritagliarsi uno spazio da titolare con tutti gli allenatori che lo hanno allenato fino all'estate 2023, in cui a parametro zero si è trasferito al Monza di Palladino.