Il Marassi è storicamente un campo difficile da espugnare sia sponda doriana che genoana. La conformazione dello stadio, il tifo infuocato e le spumeggianti squadre genovesi, sono da sempre un mix letale per le squadre ospiti. Nella stagione 2009/2010 l’Inter subì una pesante sconfitta ad opera della Sampdoria, grazie ad un gol fortuito di Pazzini. Giusto due gare più tardi, un’Inter piuttosto incerottata fece visita alla baldanzosa truppa di Gasperini. Il fresco ricordo della sconfitta contro la Doria avrebbe potuto essere un ottimo deterrente, ma l’Inter di quell’anno era una ben più forte di qualsiasi avversità.
La partita
Complici le assenze di Eto’o e Milito, Mourinho decise di schierare un inedito albero di Natale con Sneijder e Stankovic a sostegno dell’unica punta Balotelli. La gara prese subito la giusta piega con la rete del Cuchu Cambiasso che al 6° minuto sbloccò la gara con una girata di destro che si infilò alle spalle di Amelia grazie anche alla deviazione di Bocchetti. 25 minuti più tardi un recupero famelico di Zanetti consentì a Balotelli di realizzare il due a zero, dopo una splendida assistenza di Sneijder. Il colpo del k.o. avvenne invece nel recupero grazie ad uno dei gol più iconici e memorabili del Drago Stankovic: un rinvio scellerato di Amelia permise a Stankovic di coordinarsi e colpire il pallone da distanza siderale. Fin da subito giocatori, tifosi, staff tecnico e addetti ai lavori ebbero la sensazione che di quel gol se ne sarebbe parlato per sempre: Dejan Stankovic non segnava mai gol banali.
Il secondo tempo venne ben gestito dai nerazzurri e l’ampio vantaggio diede la possibilità di far rifiatare diversi uomini. Il gol del 4 a 0 venne realizzato al minuto 66 da Vieira che dopo un perfetto aggancio, trafisse Amelia con una botta di sinistro. Anche in quest’occasione fu apprezzabile la deliziosa danza sul pallone di Sneijder che in quella partita si dimostrò inafferrabile. 5 minuti più tardi Maicon realizzò la quinta marcatura dopo un ribaltamento di fronte orchestrato nuovamente dall’olandese volante. La presenza di Maicon nell’area avversaria a risultato acquisito era un chiaro segnale di guerra rivolto a tutti: l’Inter di Mourinho era spietata e non era disposta a lasciare nemmeno le briciole.
Quella gara fu un crocevia importante della stagione non solo per il risultato ma anche per l’enorme consapevolezza che quella squadra poteva veramente contare su tutti gli uomini. Nonostante un modulo inedito e la presenza di diverse seconde linee, l’Inter poteva far affidamento su un nucleo solido e su un ispiratissimo Sneijder in grado di cucire, rifinire e concludere.
Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare le perplessità alla lettura di quelle formazioni.
Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare la gioia sul gol di Vieira tornato al gol dopo diverso tempo passato ai box.
Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il gol di Stankovic.
Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il modo in cui quella squadra esultava: la gioia era sempre irrefrenabile ad ogni marcatura.
GENOA: Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Papastathopoulos (dal 69′ Tomovic), Milanetto, Zapater, Modesto; Palladino, Floccari (dal 52′ Crespo), Sculli (dal 52′ Palacio). Allenatore: Gasperini
INTER: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (dal 77′ Cordoba), Chivu; Zanetti, Cambiasso (dal 45′ Vieira), Muntari; Stankovic, Sneijder (dal 72′ Mancini); Balotelli. Allenatore: Mourinho
RETI: Cambiasso 6′, Balotelli 31′, Stankovic 45′ + 4, Vieira 66′, Maicon 71′