Il Derby d'Italia è rinomato per la sua incredibile storia, per i protagonisti che lo hanno giocato, per i risultati storici, per le coreografie mozzafiato delle due Curve e per la rivalità sentita fra le due realtà calcistiche più importanti del panorama calcistico italiano. Tuttavia questo appuntamento ricorrente nel nostro campionato è stato il palcoscenico più azzeccato per l'inizio di polemiche, lamentele, risse e decisioni arbitrali controverse. Quest'ultimo punto in particolare continua ad alimentare senza sosta le discussioni più che accese fra le due tifoserie, oltre che alla stampa nazionale e i recenti interpreti della sfida. La designazione dell'arbitro si presume essere un tasto parecchio dolente vista la delicatezza della partita, ancor di più se entrambe le squadre si giocano il tutto per tutto per conquistarsi la vittoria che garantirebbe un vantaggio considerevole nella corsa per lo Scudetto. In occasione della partita di domenica, sarà l'arbitro Maresca a dirigere la gara: una designazione discussa, forte del fallo del bosniaco Miralem Pjanic sul brasiliano Rafinha non fischiato in favore dei nerazzurri nel derby del 2018. Una faccenda che deve trovare una fine: questo è quello che ha evidenziato lo storico arbitro italiano Piero Ceccarini, anche lui finito al centro di una bufera mediatica dopo il contatto dubbio fra RonaldoIuliano nel Derby d'Italia del 97/98. Secondo Ceccarini l'arbitro Orsato sarebbe stata una scelta più che azzeccata per lo scontro di domenica, ma allo stesso tempo trova assurda la sua esclusione solo per un fallo non fischiato a distanza di 6 anni.

Contatto Ronaldo-Iuliano: cosa successe?

Piero Ceccarini nel Derby d'Italia 97/98 "L’ho già detto tante volte: il difensore era fermo e l’attaccante si muoveva. Ho un rimpianto: se avessi fischiato fallo in attacco, l’azione non sarebbe ripartita e non ci sarebbero state tante polemiche. Invece mi trovai in mezzo al vortice, per mesi", ha detto intervistato da Repubblica. La vita di Ceccarini fu segnata da quell'episodio, portando insulti non richiesti alla propria famiglia. Un episodio che ha inevitabilmente macchiato la sua carriera, afferma l'ex arbitro, anche dopo il suo ritiro.