Edgar lé, nazionale guineano della Dinamo Bucarest, avrebbe mandato il fratello a giocare cinque partite al proprio posto: perplesso l'allenatore per il livello e le difficoltà nell'inglese.
Sarebbe una truffa a dir poco incredibile, di quelle che non si vedono dalla vendita della fontana di Trevi o dalle rapine ai casinò in
Ocean's Eleven, ma questo non è un film. La dirigenza della
Dinamo Bucarest sospetta che un giocatore del club,
Edgar lé, non sia il difensore guineano acquistato a febbraio dall'
Istanbul Basaksehir ma il fratello gemello
Edelino. La posizione della società è chiara e l'intenzione è quella di richiedere un
test del DNA per chiarire la situazione.
Come se non bastasse la lotta nel campionato rumeno per evitare la retrocessione, ecco lo scandalo che trascina la
Dinamo anche nel ciclone mediatico. I sospetti sono cominciati per lo
scarso livello di inglese del ragazzo, che parlava esclusivamente portoghese, nonostante le varie esperienze in carriera lo avessero portato in Spagna, Francia, Turchia e Olanda. Le prestazioni del calciatore in allenamento e i
grossolani errori, poi, non avevano mai convinto il tecnico nonostante il buon curriculum (
aveva anche affrontato la Roma in finale di Conference League con il Trabzonspor), motivo per cui
Edgar lé era diventato un panchinaro fisso.
Edgar lé fa giocare il fratello gemello: la truffa in Romania che ha dell'incredibile
Ha parlato del caso
Florin Prunea, ex portiere della nazionale rumena ed ex presidente della
Dinamo Bucarest, dopo che
Edgar lé si era anche
rifiutato di esibire la propria patente di guida come richiesto dal club: "
Sembra surreale, non ci posso credere. Ho chiamato colleghi e amici ma nessuno ha smentito la notizia: è vera".
Se questo scambio tra i due fratelli, ovviamente molto somiglianti e della stessa altezza, venisse effettivamente dimostrato, potrebbero esserci imminenti
conseguenze per la squadra. Gli 8 punti ottenuti nelle partite giocate da
Edelino, cinque per l'esattezza, verrebbero revocati, nonostante la
Federcalcio rumena abbia spiegato che non esiste una procedura specifica per una situazione del genere: "
Non è previsto uno scenario. Ovviamente potrebbero esserci delle sanzioni se il giocatore che ha giocato non è quello reale. Bisognerebbe che la squadra organizzasse una difesa per non perdere punti in classifica se il DNA confermasse tutto, perché non ne erano a conoscenza".
Per quanto riguarda i due ragazzi, i due hanno avuto carriere calcistiche molto differenti.
Edgar lé è passato per il
Barcellona B ed ha anche esordito in prima squadra nel 2014 con
Luis Enrique, ma ha poi vestito le maglie di
Lille,
Nantes e
Feyenoord tra le altre.
Edelino, invece, è cresciuto nelle giovanili dello
Sporting Lisbona ma ha militato solamente in squadre portoghesi di categorie inferiori. Differente, oltrettutto, il ruolo:
Edelino gioca a centrocampo, mentre il fratello
Edgar è un difensore. La truffa, se confermata, avrebbe del clamoroso.