Nella giornata di ieri, il giornalista Gianluca Rossi intervenuto su Instagram, ha evidenziato come Simone Inzaghi, in seguito al grande percorso che sta portando avanti all'Inter, in estate potrebbe ricevere offerte importanti dall'estero, in particolare dalla Premier League. Questo a maggior ragione se dovesse ripetere un cammino simile alla scorsa stagione in Champions e se dovesse conquistare la seconda stella. In effetti, tale scenario di mercato sarebbe più che plausibile, per una serie di fattori che caratterizzano il lavoro dell'allenatore piacentino, allenatore in rampa di lancio sul panorama internazionale. Ecco quali sono i motivi che spingono Inzaghi verso un top club straniero.
Il gioco espresso
Fin dal suo approdo ad Appiano Gentile,
Simone Inzaghi ha dimostrato di volere dalla sua
Inter un tipo di calcio incredibilmente tecnico e veloce, in grado di essere competitivo a livello europeo, dove hanno successo squadre che propongono questo tipo di interpretazione. La scelta di trattenere al rientro dal prestito nell'estate 2021 un giocatore dal piede delicato come
Dimarco e la decisione di puntare su un attaccante di grande classe come
Dzeko con le poche risorse messe a disposizione dalla società, sono state esemplari al riguardo.
Nonostante abbia ereditato una squadra scossa dalla perdita di tre giocatori chiave come
Lukaku,
Hakimi ed
Eriksen, sin dalla prima giornata del 2021/22 contro il Genoa, l'Inter di Inzaghi ha mostrato grandi trame di gioco, con le punte a venire incontro e con mezzali e terzi di difesa coinvolti nelle triangolazioni e negli inserimenti senza palla.
Tramite pressing alto, riconquista repentina del pallone e capacità di dominare il gioco tenendo la palla ma anche di giocare negli spazi aperti, l'Inter di questi due anni e mezzo è stata protagonista di un continuo crescendo in bel gioco e intensità, fino ad arrivare al grande percorso europeo della scorsa stagione e a prestazioni abbacinanti come quella nel derby vinto 5 a 1 e quella di Napoli di qualche giorno fa.
La crescita dei giocatori
Tra i più grandi meriti dell'allenatore piacentino vi è quello di prendere sotto la sua ala giocatori e renderli protagonisti di crescite immediate ed eclatanti. Esemplare in tal senso il caso di
Calhanoglu, giocatore letteralmente trasformato dal suo approdo all'Inter prima da mezzala e poi reinventato regista, sostituendo addirittura colui che sembrava 'l'insostituibile' per eccellenza,
Marcelo Brozovic.
Il miglioramento del turco è stato impressionante. Da giocatore timido e talvolta passivo nei 90 minuti, il numero 20 è diventato in questi anni un vero e proprio dominatore del centrocampo, sviluppando un dinamismo e una cattiveria uniti ad una costante pulizia tecnica che lo proiettano tra i top mondiali in quel ruolo. Altri casi (solo per sottolinearne alcuni) sono il sopracitato
Dimarco, diventato uno degli esterni migliori del campionato grazie al lavoro del suo allenatore, che lo ha reso un esterno tutta fascia e lo ha fatto diventare letale nell'ultimo passaggio;
Mkhitaryan, trasformato a 33 anni in mezzala tuttofare,
Thuram (chissà se avrebbe subito reso così in una squadra senza il gioco dei nerazzurri) e
Acerbi, autentica colonna difensiva dotata di un'attenzione e di una disciplina nel ruolo con pochi eguali. E pensare che qualcuno era scettico del suo arrivo un anno fa. Dunque troppo facile dire che ora l'Inter funziona perché ha in rosa i giocatori migliori, perché questi stessi giocatori sono stati resi tali soprattutto dal lavoro del proprio allenatore.
L'interpretazione del modulo
Una peculiarità che potrebbe incuriosire ed allettare i grandi club europei è rappresentata dalla capacità di interpretare un sistema di gioco innovativo in una maniera altrettanto tale. Il 3-5-2 è infatti un sistema poco utilizzato nel panorama internazionale, talvolta venendo visto come modulo di stampo eccessivamente difensivo e tipico di squadre più piccole. La realtà è che Simone Inzaghi è riuscito a renderlo un sistema moderno, rapido nelle transizioni e che occupa molto bene in campo. La scelta di giocare con due punte aiuta notevolmente la costruzione del gioco, mandando in difficoltà le difese avversarie sulle marcature. Le prestazioni in Champions contro squadre come Liverpool, Barcellona e Manchester City in questi anni lo hanno dimostrato, proiettando l'Inter nell'élite del calcio europeo.
Ciò che accadrà alla fine della stagione è difficile da prevedere e né la società né Inzaghi stesso ci vogliono pensare, poiché concentrati soltanto sul presente. Intanto l'Inter se lo gode, e spera di farlo ancora per tanti anni.