Se c'è un dato che è sempre stato carente nella gestione Inzaghi è quello dei dribbling. Un problema che viene da lontano e che si è ripetuto anche in questa prima parte di stagione. Nella classifica alla voce dribbling riusciti, bisogna scorrere fino alla 33esima posizione per trovare il primo giocatore nerazzurro, Marcus Thuram – a quota 17 –. Non va meglio nelle statistiche di squadra, dove l'Inter figura addirittura al 16esimo posto – 110 dribbling riusciti – ben lontana dalla primatista Udinese a 172.

Problema noto

In Viale della Liberazione la questione non è una novità. Come osserva La Gazzetta dello Sport, il problema si pone soprattutto quando l'Inter è stanca. Del resto, creare occasioni attraverso il gioco corale comporta un grande dispendio di energie fisiche e mentali. Limiti che sono emersi chiaramente nell'ultimo match di campionato contro il Genoa, quando i nerazzurri sono apparsi sulle gambe. È proprio in questi momenti che un giocatore in grado di creare la superiorità numerica manca come l'aria. Una grana a cui Marotta e Ausilio avevano cercato di far fronte in estate con l'acquisto di Cuadrado, tra le polemiche di tifosi e addetti ai lavori per il passato in bianconero. Le precarie condizioni fisiche del colombiano, che ha disputato solo 261 minuti tra Serie A e Champions, hanno però obbligato la società a correre ai ripari e a compiere uno sprint anticipato per arrivare a Buchanan.

Esterno dribblatore

L'arrivo del canadese sotto la Madonnina è previsto nella giornata di domani. Il solito iter comprende le visite mediche alla clinica Humanitas e le prime dichiarazioni del calciatore in sede. Improbabile averlo già nella lista dei convocati per la gara dell'Epifania contro il Verona per via dei tempi ristretti. Inzaghi si aspetta un giocatore in grado di dare una scossa: l'abilità di saltare l'uomo è nelle corde del 24enne. Considerate le opportune differenze rispetto al campionato belga, l'esterno ha sfoggiato grande tecnica e rapidità nei tagli offensivi, una potenziale arma in più per la manovra nerazzurra. La velocità di punta di quasi 35 km/h promette scintille in attacco, anche se saranno certamente da plasmare e adattare i movimenti difensivi. Sembrano esserci tutte le carte in regola.