La Liga, a pochi giorni dall'inizio dell'anno nuovo, è già ripartita e le emozioni non sono mancate. Ieri sera si è disputato un match molto importante per la classifica del campionato spagnolo. Il Girona, la bellissima sorpresa di questa stagione, ha affrontato l'Atletico Madrid, futura avversaria dell'Inter in Champions League. Le premesse per questo scontro erano ottime, ma la partita ha davvero fatto divertire ed emozionare milioni di tifosi, facendo continuare il sogno del Girona. La partita è finita con un rocambolesco 4 a 3 per i padroni di casa e lo stadio Montilivi è esploso di gioia all'incredibile gol di Ivan Martin arrivato al 91'esimo minuto e che ha portato il Girona alla vittoria e alla conferma del primo posto in classifica a parimerito con il Real Madrid. Un inizio 2024 non certo positivo per la squadra del Cholo Simeone, ma molto emozionate e con qualche conferma interessante. Sicuramente la partita non sarà sfuggita a Simone Inzaghi e al suo staff che oltre ad essere sempre concentrato sul campionato, non può far altro che studiare al meglio il suo prossimo avversario in Champions League. Il match contro il Girona era una prova importante per i Colchoneros che dovevano affrontare una squadra che quest'anno sta stupendo tutti per il suo gioco, la sua forza e la sua velocità. Il risultato può ingannare più del dovuto, perché l'Atletico Madrid ha mostrato delle cose positive, dei possibili pericoli per i nerazzurri.

Una squadra diversa dal passato

Nonostante l'Atletico Madrid con il suo "Cholismo" sia associata ad una squadra sempre e solo chiusa, noiosa e lenta, non è nuova a questi risultati. Da quest'anno però qualcosa è cambiato, il gioco è molto più dinamico, tecnico e molto piacevole da vedere. Il risultato spettacolare contro il Girona non è poi così inaspettato e rispecchia un po' tutti i pregi e i difetti di questo nuovo Atletico Madrid. La vera sorpresa è Alvaro Morata, vicinissimo all'Inter nella sezione di mercato estiva, in questo momento è davvero in uno stato di grazia e non si è mai visto così in forma. Anche ieri, nonostante la sconfitta, ha siglato una tripletta di valore assoluto con dei gol da attaccate puro e completo. Morata è sempre stato un giocatore che ha fatto innamorare gli allenatori molto tattici (Conte, Allegri, Simeone). Grande lavoratore, ottima visione di gioco, da quest'anno ha affinato al meglio il senso del gol e si sta rivelando davvero un attaccante devastane. Questo Atletico Madrid rispecchia al meglio la crescita del suo attaccante. Una squadra molto dinamica, fantasiosa nelle sue giocate, molta tecnica e meno fisico rispetto al passato. L'attacco si muove veloce, sfruttando al meglio le fasce. Contro il Girona tanti palloni verticali e centrali per scardinare la difesa. Un gioco veloce, che trova sempre una soluzione grazie alla forza dei singoli. Super qualità nei piedi che si ripercuote nel valore delle giocate offensive della squadra. Il nuovo Atletico di Simeone difende con anche dei fuori ruolo, pronti a ripartire. Griezmann si abbassa moltissimo, De Paul si trasforma nel corso della partita e a volte fa quasi il terzino in fase difensiva, Witsel si ritrova come un difensore di alto livello, aiutando il centrocampo in fase offensiva e tornando nel suo ruolo abituale.

La difesa non è più invalicabile

Una squadra davvero interessante, che per molti versi ricorda anche un po' l'Inter di Simone Inzaghi. Tranne per la difesa. I Colchoneros sono più offensivi, belli da vedere, tecnici ma hanno perso la loro famosa solidità difensiva. La partita di ieri sera contro il Girona è stata spettacolare per il pubblico, ma il tabellino finale segna comunque 4 gol subiti su 9 tiri in porta e 17 tiri totali. Una squadra che preferisce lasciar giocare l'avversario, colpirlo con aggressività e contropiede ma che troppo spesso si perde molto in fase difensiva che risulta fin troppo confusionaria. Mal posizionata, a volte troppo propositiva e aggressiva, lontana da quella precisa, bassa e attenta di qualche anno fa. La prima partita del 2024 dell'Atletico Madrid non è quindi da sottovalutare, è stata anche per l'Inter un match da cui estrarre degli importanti indizi per i futuri scontri in Champions League. Un avversario ostico, forte e volenteroso, ma che sembrerebbe anche più imprevedibile del previsto. Questa variabile dovrà far lavorare molto mister Inzaghi e il suo staff in vista degli ottavi a febbraio.