Dopo una vittoria sofferta su un campo difficile come storicamente lo è quello del Franchi, l'Inter torna a Milano da capolista e si prepara nel miglior modo ad affrontare una settimana decisiva in attesa del big match contro la Juventus. Inzaghi, intervistato nel post gara dagli ospiti di Sunday Night Square di DAZN, commenta i 3 punti di corto muso ottenuti a Firenze applaudendo i suoi ragazzi e scherzando, finché si può, sulla sfida che attenderà i nerazzurri domenica sera.

Le parole di Inzaghi a DAZN

Commentando la gara vissuta in apnea e vinta di corto muso a cui poi è seguita una corsa liberatoria al triplice fischio per festeggiare la riconquista del primo posto in classifica, Inzaghi si dice orgoglioso dei suoi ragazzi che, nonostante abbiano mostrato meno qualità rispetto a quanto richiesto dal tecnico, hanno comunque ottenuto 17 vittorie in 21 partite, con 50 gol fatti e solo 10 subiti. Dopo due giorni di pausa che il tecnico piacentino concederà alla squadra, meritati dopo la vittoria della Supercoppa e le relative fatiche, ad Appiano Gentile si inizierà subito a lavorare per poter preparare al meglio la sfida di domenica sera contro la Juventus. Prima di allora sarà giusto godersi la vittoria di questa sera e pensare partita per partita. Sui singoli, Inzaghi commenta la super prestazione di Asllani, sottolineando la professionalità che il giocatore mostra in allenamento e che stasera gli ha consentito di restare in campo per 95 minuti. Sull'episodio del rigore concesso alla Fiorentina, Inzaghi difende la posizione arbitrale, giudicando positiva la prestazione di Aureliano e non esprimendosi sul caso specifico non avendo ancora avuto modo di rivedere l'episodio. Sul finale, dallo studio di SNS si chiede un commento sull'ironia di Allegri nell'accendere da subito la sfida del derby d'Italia. "Non mi sono sentito offeso" dice Inzaghi, non avendo letto le dichiarazioni del rivale livornese con intenzioni maleducate anche perché troppo occupato a preparare la vittoria di questa sera. L'Inter si è vestita di arancione volendo rispondere ad Allegri ed urlare "Sinner siamo noi"? Assolutamente no, la scelta sulla terza maglia è ricaduta solamente per una questione di abitudine in trasferta. Si congeda dai microfoni congratulandosi con il tennista italiano, definendolo un esempio per i giovani.