Francesco Acerbi sta vivendo una nuova stagione da protagonista con la maglia dell'Inter, confermato ancor di più dalla prestazione perfetta con cui ha guidato la difesa nerazzurra nello scontro al vertice contro la diretta rivale per il campionato, la Juventus. Inzaghi è sempre più certo di non voler rinunciare al difensore 35enne, punto fermo della Nazionale, che proprio nella gara con la Vecchia Signora ha annullato l'ennesimo bomber.

Zitti tutti

Arrivato a campionato già iniziato e sul gong del mercato estivo tra le polemiche e i mugugni dei tifosi nerazzurri, Acerbi mette subito in chiaro la propria personalità e professionalità zittendo, nel giro di poche partite, anche quella frangia di tifosi che non gli avevano perdonato il passato milanista e il ghigno che fece da strascico alla vittoria del Diavolo nei minuti finali della gara con la Lazio, decisiva per l'assegnazione dello Scudetto 2021-2022. Il numero 15 prende in mano le chiavi della difesa nerazzurra, dimostrando esperienza, sicurezza e un'utile versatilità nel giocare sia come centrale sia come braccetto di sinistra. Voluto fortemente da Simone Inzaghi, il nativo di Vizzolo Predabissi contribuisce ottimamente alla cavalcata dell'Inter in Europa, arrivando fino alla finale di Istanbul, giocata alla pari con l'apparentemente invincibile Manchester City di Pep Guardiola. Sebbene autore dell'involontario assist che ha apparecchiato il gol di Rodri, il difensore della Nazionale concede quasi niente agli avversari, annullando un mostro dell'area di rigore come Erling Haaland, 52 gol in 53 partite stagionali. acerbi-halaand-finale-champions

Nuovo prigioniero

L'ulteriore prova di forza offerta dal centrale nerazzurro nella sfida scudetto con la Juventus viene sottolineata da La Gazzetta dello Sport. Le pagine rosa del quotidiano sportivo lo esaltano, parlando di lui come di un difensore implacabile. A fare i conti con il 35enne dell'Inter sono passati alcuni degli attaccanti più forti del mondo; bomber di razza del calibro di Giroud, Osimhen, Lewandowski e, non ultimo, l'ex Romelu Lukaku, prossimo avversario con la sua Roma sul cammino dell'Inter nella corsa allo Scudetto. Questa volta è toccato a Dusan Vlahovic pagare la tassa Acerbi, con il centravanti serbo quasi mai in partita. Coadiuvato dalla baldanzosa giovinezza di Bastoni e Pavard, autori anch'essi di una prova sontuosa, il fortino nerazzurro è sempre stato ben tenuto sotto controllo, contribuendo alla vittoria finale con allungo in vetta al campionato e confermando il fatto che incontrare un giocatore come Francesco Acerbi per gli attaccanti avversari non è mai una buona notizia.