Acerbi, le parole dopo il Genoa dividono in due la tifoseria
Dopo il pareggio di venerdì sera al Marassi, uno dei protagonisti a presentarsi ai microfoni nel post partita è stato Francesco Acerbi, che si è esposto in modo molto schietto e onesto sul campionato e sul presunto ruolo di favorita della squadra nerazzurra, etichettata da molti in modo insensato come obbligata a vincere lo scudetto. "Sento qualcuno dire che noi dobbiamo stravincere il campionato quando per esempio la Juve ha speso 200 milioni per Vlahovic, Bremer e Chiesa, mentre noi abbiamo preso parametri zero, quindi vediamo di essere equilibrati", ha detto in modo diretto il difensore. Parole a caldo, probabilmente non concordate con la dirigenza ma che hanno fatto uscire in modo spontaneo il punto di vista di uno dei protagonisti dello spogliatoio, stancatosi plausibilmente anch'esso di questa continua pressione messa sull'Inter in modo ingiustificato. Le parole del difensore hanno suscitato diversi punti di vista nella tifoseria sui social, con una parte di quest'ultima che ha apprezzato la presa di posizione di Acerbi e il modo diretto con cui ha chiarito le gerarchie, constatando come di fatto l'Inter venga continuamente additata come la favorita e quasi obbligata a vincere senza però una vera logica, considerando le politiche societarie delle ultime stagioni. Quest'ultime, infatti, hanno visto cessioni illustri e l'arrivo di giocatori pagati poco o addirittura a titolo gratuito che si sono rivelati estremamente funzionali per merito della dirigenza e del lavoro di Simone Inzaghi. Un'altra parte della tifoseria non ha interpretato positivamente le parole del difensore, valutandole come un modo di mettere le mani avanti nel caso non si dovesse raggiungere l'obiettivo prestabilito, che però solamente qualche mese fa non veniva visto come tale, considerata appunto la perdita di giocatori di caratura internazionale. Sempre questi tifosi hanno giudicato poi rivedibili i modi con cui il difensore ha espresso il concetto, di fatto varcando leggermente la sua zona di competenza e vestendo i panni della dirigenza, che probabilmente non avrebbe acconsentito a quest'uscita del giocatore in particolare sulle spese effettuate dal club rivale. In ogni caso, che la si veda in un modo o nell'altro, il continuo gioco di mettere pressione e di additare i nerazzurri come strafavoriti ed addirittura obbligati a vincere non sussiste, ed Acerbi con un'intervista a caldo molto vecchio stampo, di quelle senza filtri e molteplici consulti con uffici stampa, non ha perso occasione per ribadirlo, difendendo l'Inter da chi evidentemente ha la memoria un po' corta al riguardo.