Plusvalenze Inter cosa rischia. Le plusvalenze tornano nell'occhio del ciclone. L'indagine della procura di Roma sulle operazioni di mercato della squadra giallorossa rischiano di travolgere anche l'Inter. La procura capitolina, dopo aver chiuso le indagini preliminari lo scorso 22 aprile, ha inviato gli atti ad altre procure, tra le quali quella di Milano.
L'operazione che riguarda l'Inter, finita sotto la lente di ingrandimento, è quella relativa all'acquisto di Radja Nainggolan nell'estate del 2018 da parte dei nerazzurri. Una trattativa conclusa versando 38 milioni di euro alla Roma (24 cash + Santon valutato 9,5 miloni e Zaniolo valutato 4,5 milioni). Come riporta Il Fatto Quotidiano, "aver inserito Santon e Zaniolo nella trattativa ha generato una plusvalenza di 31,9 milioni di euro per la Roma, contro i 24 milioni di euro che sarebbero stati generati senza il loro inserimento".
Plusvalenze Inter: ecco cosa rischia
Secondo il quotidiano, la tesi degli investigatori sarebbe la seguente: "Nell'operazione esaminata, la contabilizzazione ha avuto un ruolo di fine invece che di mezzo. Si sarebbe deciso di dare un prezzo diverso rispetto a quello reale a Santon e Zaniolo al fine di far registrare alla Roma una plusvalenza più alta al termine dell'operazione". La tesi sarebbe confermata da uno degli indagati, ovvero il direttore finanziario della Roma Giorgio Francia, il quale ha dichiarato: "Analizzando i contratti, mi ero posto il problema della contabilizzazione. Lo dissi a Fienga (ex AD della Roma) e lui mi disse di trattare le operazioni come fossero slegate l'una dall'altra".
Ora la palla passa alla Procura di Milano, che dovrà ulteriormente indagare su eventuali responsabilità dell'Inter in tal senso, dopo aver prosciolto il club nerazzurro da accuse sulle plusvalenze fittizie relative alle stagioni 2017/2018 e 2018/2019. Quanto a possibili profili di rischio, appare difficile una possibile colpevolezza del club nerazzurro, già prosciolto in passato.