"FIFA The BEST": nella giornata di ieri il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi è volato a Londra in occasione del premio "
FIFA The BEST" vinto dall'allenatore del Manchester City
Pep Guardiola che ha colto il momento per complimentarsi con Inzaghi. Non è la prima volta che Guardiola esterna parole positive per i nerazzurri e il suo allenatore il quale ieri sera ha ringraziato e espresso tutta la sua contentezza per la partecipazione al premio.
Per
Simone Inzaghi il merito di aver ottenuto la possibilità di trovarsi ieri a Londra all'Apollo Theatre è la conclusione di un
lavoro realizzato con tutto il suo staff e con tutti i suoi giocatori, sia di quest'anno sia dell'anno scorso insieme alla società non dimenticandosi di tutti i tifosi, sostenitori costanti di un lavoro che ogni settimana i giocatori portano sul campo di gioco.
Sulla Supercoppa italiana
L'Inter questo pomeriggio è partita da Malpensa in
direzione Arabia dove venerdì 19 alle 20:00 (22:00 ora locale) giocherà la seconda semifinale della nuova edizione di
Supercoppa italiana contro la Lazio di Maurizio Sarri.
Detentori del titolo, i nerazzurri di Inzaghi si preparano alla prima sfida del tutto "nuova" da un punto di vista regolamentale. Sappiamo che fino allo scorso anno la Supercoppa italiana era una partita secca giocata tra la vincitrice del campionato e la vincitrice della Coppa Italia. Simone Inzaghi, durante la premiazione sottolinea la
voglia di onorare al massimo anche questo nuovo format e di voler
difendere il titolo.
Dietro l'Inter non c'è solo la Juventus
Come da tempo si sente e si legge pare che per molti giornalisti, opinionisti e quant'altro il
campionato sia ormai una corsa a due squadre: l'Inter e la Juventus. Non d'accordo con questa affermazione poco brillante che da un po' di tempo corre lungo le pagine di giornale, il tecnico nerazzurro ha evidenziato che sebbene l'Inter abbia fatto fino a questo momento un percorso ottimo ad alti ritmi e dietro la Juventus continui a rispondere, anche il
Milan di Stefano Pioli non è da escludere dalla corsa scudetto. Le squadre forti hanno lo stesso obiettivo, inutile mettere le mani avanti.