Calhanoglu a DAZN: "Io tra i primi cinque registi al mondo". Ecco il motivo
Calhanoglu a DAZN spiega perchè è uno dei migliori registi al mondo. Nella lunga intervista concessa ai microfoni di DAZN al titolo "Calha si gira", Hakan Calhanoglu è tornato su quella sua frase detta qualche tempo fa quando si definiva uno tra i migliori registi al mondo. Il centrocampista turco ribadisce il concetto soffermandosi su quanto creda in se stesso, conosca le proprie qualità e non tema il confronto in campo con nessuno.
Parla anche dei gol, quelli pesanti e spettacolari messi a segno con la maglia dell'Inter. A parte quelli arrivati dagli undici metri, per i quali è diventato praticamente un cecchino infallibile in questa stagione, menziona anche quelli realizzati da lontano, da 25/30 metri, etichettandoli come "quelli che nessuno fa". Inoltre, ci tiene anche a precisare come, nell'interpretazione del ruolo segua un'attitudine diversa rispetto a molti suoi colleghi, concentrandosi più su uno stile di gioco che punta a verticalizzazioni e lanci verso la porta piuttosto che a passaggi corti da destra verso sinistra. Pone molto l'attenzione sul creare occasioni da gol anche con un pizzico di imprevedibilità nella giocata effettuata.
Stila la sua personalissima classifica dei migliori 5 registi al mondo mettendosi chiaramente al primo posto e facendo seguire, in ordine di classifica, i vari Rodri (con il quale ha un conto in sospeso dopo la finale di Champions di Instanbul della scorsa edizione), Toni Kroos, Kimmich ed Enzo Fernandez.
Le giocate che cerca di proporre in campo hanno una fonte di ispirazione: Andrea Pirlo. E, infatti, alcune trame di passaggio sono simili all'ex allenatore della Juventus. Calahnoglu torna poi su quel passaggio a Dimarco, proprio in occasione del Derby d'Italia vinto dai nerazzurri per 1 a 0 con l'autorete di Federico Gatti, e lo definisce come un caso che non deve rimanere isolato. Sono tutti movimenti e azioni che vengono provati e riprovati in allenamento, e che consentono di verticalizzare con rapidità mettendo i propri compagni davanti alla porta, aumentando così le possibilità di andare in rete.
Nell'intervista si capta un Calhanoglu determinato e consapevole delle proprie capacità, dando risalto all'ottimo lavoro fatto da mister Inzaghi sul ragazzo. Il tecnico piacentino è di fatto l'artefice principale del nuovo ruolo in campo, nonchè della maturità calcistica, del numero 20 nerazzurro.